L’ordinanza è stata adottata «in condizione di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente» e in deroga a quanto disposto nel 1998 dall’Assessorato regionale al Territorio e ambiente che concedeva al Comune «l’autorizzazione allo scarico provvisorio, con prescrizioni, con corpo ricettore sottocosta nel mare Mediterraneo».