Da un lato c'è una corsa contro il tempo da affrontare per evitare che il Comune venga commissariato: il bilancio fa approvato entro il 31 Ottobre. Dall'altro lato nessuno oggi avrebbe voluto fare riunione di consiglio. In primis, perchè tutti i politici sono frastornati dalle elezioni regionali appena svolte, e devono fare ancora i conti con il loro personale risultato. E poi, perchè il consiglio comunale la settimana scorsa si è svolto, per il Sindaco Adamo, nel peggiore dei modi, con il Pd che ha fatto ammutinamento e ha votato con l'opposizione. Non solo, le cattive notizie per il Sindaco arrivano anche dal fronte Udc, dove nel partito è già iniziata la resa dei conti per chiedere la sua testa, prima con l'intervista al nostro giornale di Livio Daidone, segretario provinciale dimissionario, e poi con le parole durissime di un ex fedelissimo di Giulia Adamo, Maurizio Sinastra, che ha abbandonato il posto di capogruppo in consiglio provinciale.
Gli scogli per la triplice alleanza Mps - Udc - Pd oggi sembrano difficilissimi. Prima c'è da affrontare l'Imu. Il Sindaco ha deciso di tenere base quella della prima casa e di mettere alle stelle quella della seconda casa. L'impianto reggerà? Poi c'è l'addizionale Irpef da approvare, e qui l'opposizione darà battaglia, dato che Adamo ha deciso di raddoppiarla. Ancora, c'è un punto delicatissimo, il piano di dismissione degli immobili non strategici per il Comune di Marsala. Ne abbiamo parlato più volte, ci sono il mattatoio, Villa Damiani, ed altri ancora. Carini, l'ex Sindaco, ci aveva provato due volte a fare approvare il piano, senza riuscirci. Adesso la novità è che la vendita è obbligatori, lo prevede un decreto del Governo Monti circa la spending review: i Comuni si devono sbarazzare degli immobili non necessari. I lavori preparatori sono stati proceduti da polemiche, c'è stato infatti un tentativo, non chiarito, di modificare il valore di Villa Damiani, non si capisce bene a che pro. Fatto sta, comunque, che, pasticcio per pasticcio, al Comune sono state depositate due distinte relazioni, di due distinti dirigenti, con la valutazione dei beni (le potete leggere cliccando qui). Il vicesindaco Vinci, che è stato già sconfitto sulla tassa sui rifiuti dal suo stesso partito, è preoccupato, perchè, in pratica, il bilancio si regge sulle dismissioni. Se non passano il Comune di Marsala rischia il crac. Individuate le aree da destinare alle attività produttive, si passerà poi alla discussione e approvazione del bilancio. E' probabile che si faccia notte.