Per questo abbiamo chiesto l'estensione europea dello strumento della confisca, delle misure di prevenzione e del riuso sociale dei beni confiscati''. Lo ha detto l'eurodeputata del Pd Rita Borsellino, a margine dei lavori della commissione europea antimafia in missione a Palermo. L'iniziativa ha fatto tappa ieri a Milano, dove ''e' emersa la proposta di istituire una commissione antimafia comunale che potrebbe essere estesa ai Comuni italiani piu' grandi - ha aggiunto Borsellino - ma potrebbe avere allo stesso tempo una dimensione transnazionale se venisse realizzata anche in altri paesi europei. Al contempo, si e' parlato anche della dotazione di un certificato antimafia europeo''. ''Le ultime infiltrazioni mafiose al Nord - ha osservato l'europarlamentare - hanno mostrato anche nuove fragilita' nel sistema economico, al punto da spingerci a chiedere l'estensione dello strumento dei collaboratori di giustizia anche ai reati di corruzione. Le misure di prevenzione e confisca presenti sono gli aspetti che risultano piu' ostici da far comprendere all'Unione Europa che non conosce il reato di criminalita' organizzata di stampo mafioso che in Italia invece esiste dal 1982. Cio' rende il nostro Paese piu' avanzato nell'azione di contrasto alle mafie, specie se si considerano gli enormi passi avanti fatti dopo le stragi del 1992. Lo scopo di questi lavori - ha concluso - e' mettere a punto una serie di strumenti di analisi e integrazioni per arrivare a delle norme comunitarie''.