Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la memoria dell’omicidio che si consumò l’8 novembre del 1947 nelle campagne marsalesi e di cui fu vittima il sindacalista di Federterre Vito Pipitone, che pagò con la vita il suo impegno a favore dei braccianti agricoli. Trentanove anni, padre di quattro figli, Vito Pipitone subì una sorte simile a quella che toccò in quegli anni a Placido Rizzotto, Accursio Miraglia e Salvatore Carnevale, convinti sostenitori della possibilità di applicare anche in Sicilia la nuova legislazione in materia di agricoltura varata dal governo nazionale e dal ministro Fausto Gullo. Ma le nuove norme non erano ben viste da tanti “signorotti” dell’epoca,
che non esitarono a mettersi d’accordo con la mafia per sbarazzarsi dei sindacalisti più determinati a difendere i diritti degli operai.
Per ricordare l’omicidio di Vito Pipitone e il suo impegno per i braccianti marsalesi,
mercoledì 7 novembre si terranno due iniziative organizzate da Libera, da quest’anno in collaborazione con l’amministrazione comunale di Marsala presieduta dall’on. Giulia Adamo ed in particolare con l’assessorato alla pubblica istruzione diretto da Eleonora Lo Curto: in mattinata, alle 10.30, è previsto un concentramento in via Bue Morto, da dove partirà un sobrio corteo che giungerà sino alla stele in memoria di Vito Pipitone, realizzata due anni fa grazie all’artigiano locale Vito Giacalone. Saranno presenti, per l’occasione, i familiari del sindacalista ucciso dalla mafia, alcune scolaresche, alcuni rappresentanti del mondo associativo e sindacale e una delegazione dell’amministrazione comunale, che deporrà una corona di fiori ai piedi del monumento.
Nel pomeriggio, a partire dalle 17.30, al Complesso monumentale San Pietro, si terrà
invece la proiezione del film “Placido Rizzotto” di Pasquale Scimeca, cui seguirà un breve
momento di confronto e riflessione, cui parteciperanno il coordinatore provinciale di Libera
Salvatore Inguì e il referente del presidio “Vito Pipitone” di Marsala, Davide Piccione.