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07/11/2012 10:55:15

Il Procuratore di Trapani, Viola, ha visitato il Giardino della Memoria

Invitato dal Gruppo siciliano dell'Unci, il dottor Viola si e' recato nel sito di via Ciaculli e ha ricordato le vittime della mafia assieme al prefetto, al questore e al comandante provinciale della Gdf di Trapani, Marilisa Magno, Carmine Esposito e Pietro Calabrese. ''Ho accettato volentieri l'invito che mi e' stato rivolto da Zingales - ha detto il procuratore Viola -. Quella del Giardino della Memoria e' una iniziativa lodevole. L'ho seguita sin dall'inizio, avendo fatto parte della Giunta distrettuale dell'Anm. Ne ho seguito il percorso. I cronisti siciliani sono da apprezzare, cosi' come lo sono i colleghi dell'Anm. Qui si fa antimafia con la 'a' maiuscola ed e' importante rivolgere l'obiettivo delle iniziative verso il mondo della scuola e puntare, dunque sui giovani''. Per Leone Zingales, presidente del Gruppo siciliano dell'Unci, ''l'incontro con i magistrati di Trapani ha aperto un nuovo capitolo nell'ambito delle iniziative che si svolgono nel Giardino di Ciaculli. Far conoscere da vicino il sito gestito da cronisti e Anm ai rappresentanti di tutti gli uffici giudiziari della penisola nel ricordo di quanti sono caduti nella lotta contro la mafia. Ringraziamo il dottor Viola per le belle parole che ci ha rivolto. Noi proseguiamo sul solco che abbiamo tracciato nel 2004. Non ci fermeremo, anzia valorizzeremo ulteriormente questo sito che e' stato strappato ai mafiosi parassiti''. All'evento di oggi , promosso assieme al distretto palermitano dell'Associazione nazionale magistrati, hanno partecipato il prefetto Umberto Postiglione, il questore Nicola Zito, i comandanti di Arma dei Cc e GdF della provincia di Palermo, colonnello Pierangelo Iannotti e generale Stefano Screpanti, il presidente del Centro ''Pio La Torre'', Vito Lo Monaco, e la dottoressa Loredana Introini, dirigente della Fondazione ''Giovanni e Francesca Falcone''. L'evento e' stato arricchito dalla presenza di una quarantina di studenti dell'istituto tecnico per il Turismo ''Marco Polo' di Palermo, accompagnati dalla professoressa Patrizia Mannino. I ragazzi, sollecitati dalla Fondazione ''Falcone'', dal Centro ''Pio La Torre'' e dall'Unci, sono stati coinvolti in una lezione di legalita'. Zingales ha mostrato agli studenti le targhe dedicate alle vittime della mafia mentre alcuni tecnici del Comune di Palermo (che e' il proprietario del terreno confiscato) hanno illustrato dal punto di vista scientifico le specialita' arboree presenti nel sito.

''Devo essere sincera - ha detto il prefetto di Trapani, Marilisa Magno - non conoscevo direttamente il Giardino della Memoria. Ora che l'ho visto, ne apprezzo le finalita'.

Davvero efficace la sinergia tra cronisti e magistrati per dare impulso alla lotta alla mafia e alle varie illegalita'''. Per il prefetto Umberto Postiglione, rivolgendosi agli studenti dell'istituto 'Marco Polo', ''ancora una volta il Giardino della Memoria ha assunto il ruolo di palcoscenico di legalita' aperto alle giovani generazioni''. ''Ancora una volta il Giardino di Ciaculli - ha detto il presidente dell'Anm del distretto di Palermo, Antonino Di Matteo - si e' proposto come luogo dal quale legalita', memoria e lotta alla mafia sono in grado di trarre nuova linfa. Rivolgiamo la nostra attenzione alle giovani generazioni sperando di incidere efficacemente su questo terreno''. ''Legalita' e lotta alla mafia - ha detto il presidente dell'Unci, Guido Columba - sono temi sui quali il Gruppo cronisti siciliani ha impostato sin dall'inizio una linea di assoluto rigore etico assieme ai magistrati dell'Anm. Da Palermo, dalla Sicilia, si e' consolidata una prassi che vuole i giornalisti impegnati a tutto campo per sconfiggere la mafia sul terreno della cultura e della conoscenza anche attraverso le quotidiane lezioni al mondo della scuola''. Alla manifestazione sono intervenuti anche Manfredi Borsellino (figlio di Paolo, il procuratore aggiunto di Palermo ucciso nell'attentato del 19 luglio 1992 in via D'Amelio), Sonia Alfano, presidente della Commissione parlamentare antimafia europa (figlia del giornalista Beppe Alfano, ucciso l'8 gennaio 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto) e Giovanni Chinnici (figlio di Rocco, il Consigliere istruttore ucciso nella strage di via Pipitone Federico del 29 luglio 1983 a Palermo).