Il comune siciliano è guidato dal 2004 dall’ormai ex sindaco Gaspare Portobello, a guida di una lista civica. Le attenzioni sul comune si sono accese nel 2009, quando a pochi giorni dalla rielezione son state date due concessioni edilizie. Una di queste riguarda una società di Giuseppe Pomiero, zio del vicesindaco Salvatore Palazzotto, nonché socio di una società confiscata per mafia negli anni ’80 al noto boss mafioso Gaetano Badalamenti. Caso che non rimane isolato. Infatti ci sono altre due episodi che hanno motivato l’invio degli ispettori nel comune marinaro. Sempre nel 2009 venne approvata una sanatoria edilizia per un capannone, rilasciata dal tecnico comunale nominato in via pro tempore proprio dal sindaco Portobello. Peccato che quel locale fu sequestrato dai carabinieri del Ros in una operazione antimafia contro il clan Madonia-Di Trapani di Resuttana.
Infine c’è un pizzino trovato nel covo del boss mafioso Salvatore Lo Piccolo che faceva riferimento ad alcuni lavori edilizi in corso nel comune di Isola delle Femmine e poi confermati dal pentito Gaspare Pulizzi. Le concessioni per eseguire i lavori secondo l’opposizione sono state date nonostante la zona fosse a rischio idrogeologico. Il comune siciliano è il terzo ad a essere sciolto dopo Salemi e Racalmuto.