I beni recuperati infatti, sono stati gravemente danneggiati durante il trafugamento e presentano lesioni, cadute di colore e tagli vistosi. Era stato il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi mons. Piero Messana a lanciare un appello per il restauro delle opere. Un appello che è stato, appunto, accolto con l’immediata disponibilità.
I restauratori che lavoreranno nel cantiere che si aprirà a Sant’Agostino sono Elena Vetere, Mariarita Morfino, Gaetano Alagna, Maria Teresa Del Grosso con le loro equipe. I lavori saranno guidati dai i tecnici della Soprintendenza ai beni culturali: Tommaso Guastella e Lino Figuccio, sotto l’alta sorveglianza di Nunzia Lo Bue, dirigente della sezione storico-artistica. L’iniziativa ha trovato il plauso entusiasta del soprintende ai beni culturali Paola Misuraca.