All’esito del turno di ballottaggio del 6 – 7 maggio 2012 (che aveva visto primeggiare il dott. Sebastiano Bonventre per 39 voti di scarto), Niclo Solina (difeso dagli avv.ti Giovanni Lentini ed Angelo Milazzo) aveva proposto ricorso chiedendo la nullità di circa 4.000 voti assegnati a Bonventre, nonché che si ripetessero le operazioni di ballottaggio in alcune sezioni elettorali stante che, a suo giudizio, si sarebbero verificate delle gravi irregolarità durante le operazioni di spoglio.
Gli avvocati LAESSANDRO FINAZZO e BALDASSARE LAURIA, che hanno difeso il sindaco BONVENTRE, hanno espresso la propria soddisfazione: “La pronuncia di inammissibilità del ricorso, a prescindere dalle motivazioni della sentenza che aspettiamo di conoscere, è indicativa della palese e totale infondatezza del ricorso. Il T.A.R., accogliendo le nostre eccezioni preliminari, non ha nemmeno consentito che si andasse all’apertura dei plichi ed accertare l’accertamento dei fantomatici brogli denunziati. E’ stato neutralizzato il tentativo di sovvertire il risultato democratico uscito fuori dalle urne, il ricorso SOLINA mirava esclusivamente al rinnovo dell’intero spoglio elettorale, rimettendo in discussione il legittimo operato dei seggi elettorali, notoriamente vietato secondo l’orientamento oramai consolidato della giurisprudenza. Ci auguriamo che l’avvocato SOLINA trovi la forza per accettare la democrazia".