Innanzitutto l'Ato Tp 1 - Terra dei Fenici ha partorito la famosa campagna pubblicitaria (affidata senza alcuna gara, e senza aver adempiuto all'obbligo di pubblicazione degli atti nel proprio albo pretorio) per sensibilizzare i marsalesi. Dall'altro lato per Provenzano e Tumbarello c'è una buona notizia. Il loro incarico, probabilmente, verrà prorogato di un altro anno, e faranno i commissari in quota Adamo per altri 12 mesi. Il che non farà che aumentare le polemiche sulla loro indennità, che si sono auto - attribuiti, portando il compenso complessivo per il collegio dei liquidatori da € 60.000 ad € 120.000 Ma ci sono anche delle conseguenze politiche. Provenzano è infatti primo dei non eletti della lista dell'Udc. Oreste Alagna, consigliere comunale dell'Udc nominato assessore da Adamo, dovrebbe dimettersi per lasciargli spazio in aula. Ma non lo farà fin quando non sarà ufficiale la situazione di Provenzano, e, soprattutto, fin quando non si capirà quale decisione prenderà il Tar in merito al ricorso della lista Forza Marsala, che reclama due consiglieri non assegnati.
Nel frattempo il Sindaco Adamo continua la sua campagna contro i condomìni che ancora si "ostinano" a tenere i bidoni della differenziata in strada.: «I bidoni dei rifiuti davanti agli edifici condominiali sono destinati a scomparire - ha dichiarato il Sindaco - .C'è un problema di decoro urbano che va salvaguardato e la soluzione trovata (contenitori dentro le aree comuni ai condomini, con accesso consentito agli operatori ecologici) è quella che può garantire un migliore servizio di raccolta».
Si sono fatte diverse riunioni, ma gli amministratori di condominio, che all'inizio avevano partecipato, ora disertano gli incontri con il Comune, tant'è che il vicesindaco Vinci ci è anche rimasto male. «La loro scarsa partecipazione a questa riunione operativa - ha dichiarato il vicesindaco Antonio Vinci - denota un calo di attenzione che, mi auguro, sia momentaneo. Il nostro progetto va avanti, con le conseguenze, in termini di sanzioni, per chi non si adegua ai provvedimenti sindacali».
L'amministrazione Adamo, dunque, minaccia di multare quei condomini che non apriranno le porte agli operatori dell'Aimeri Ambiente. Ma non ha dove andare. C'è, in questo senso, un problema connesso ai diritti della proprietà privata. Anche per questo il sindaco è stato costretto, in estate, a modificare, rendendola un po' meno invasiva, la prima ordinanza emanata.
Rimane, però, l'imposizione ai condomini di adeguarsi. Per di più, a loro spese. Adeguando gli ingressi all'area comune dove dovrebbero essere depositati i rifiuti e fornendo le chiavi ai netturbini.
NODO STIPENDI. In tutto ciò irrompe la polemica sui salari non elargiti ai dipendenti da Aimeri nell'ultima mensilità. Un segnale d'allarme preoccupante. Sulla vicenda sono intervenuti Tumbarello e Provenzano:
Facendo seguito a quanto recentemente emerso in occasione delle assemblee sindacali tenute dal personale della Aimeri Ambiente, riportato dagli organi di stampa che hanno ripreso le dichiarazioni di alcuni rappresentanti sindacali, la ATO Terra dei Fenici S.p.A. ha convocato, in data odierna, le principali sigle sindacali allo scopo di offrire dati ed elementi documentali utili a far migliore chiarezza in ordine al rapporto intercorrente tra la società d’ambito e la AIMERI AMBIENTE.
Nel corso della riunione due dei liquidatori della società, Provenzano e Tumbarello, hanno rappresentato l’attuale situazione economico/finanziaria sottostante al contratto di servizio con AIMERI, evidenziando la sostanziale regolarità e fluidità delle rimesse finanziarie predisposte in favore di quest’ultima e tali, anche nei tempi, da consentire la regolare corresponsione degli stipendi ai dipendenti.
Le tensioni proprie di Aimeri, ormai diffusamente note, sono da ricercare in altri ambiti operativi diversi dall’ATO TP1.
I liquidatori hanno confermato l’intendimento di continuare a mantenere alta l’attenzione affinché l’AIMERI prosegua nell’assicurare la continuità del servizio impegnandosi, prioritariamente, al regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori impiegati nell’ambito ed agli altri prestatori di servizi che nell’ambito forniscono assistenza.