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10/12/2012 05:12:35

Case abusive, la Regione striglia i Comuni. La situazione a Marsala

Il dirigente generale del dipartimento regionale dell’urbanistica, Sergio Gelardi, è intervenuto in tema di abusivismo edilizio con una nuova circolare, la n. 7 del 14 novembre scorso, con oggetto "il controllo dell’attività urbanistico – edilizia: esercizio delle funzioni di controllo e sostitutive". La circolare, pubblicata nella GURS n. 51 del 30 novembre scorso, è stata inviata ai sindaci, ai presidenti dei consigli comunali, ai responsabili degli uffici del Genio civile ed ai Soprintendenti ai beni culturali. Il dirigente del dipartimento all’urbanistica ha evidenziato che l’amministrazione regionale darà “nuovo ed effettivo impulso tanto alla verifica delle inerzie comunali in tema di vigilanza edilizia, quanto all’esercizio dei correlati poteri sostitutivi”. Nel provvedimento si legge che “da parte della pubblica amministrazione, e segnatamente degli enti locali, si impone un momento di maggiore attenzione verso l’assetto del territorio, se non altro per il motivo, non privo di qualche significato nell’attuale congiuntura economica, che la gestione del patrimonio immobiliare dei comuni e la sua messa a reddito trovano origine proprio dalla normativa sulla repressione degli abusi edilizi. In realtà ben più alte istanze, quali la salvaguardia del paesaggio e della sicurezza dei cittadini, giustificavano la prevenzione, prima ancora che la repressione, di fenomeni di disordine insediativo particolarmente diffuse proprio nelle aree di pregio paesaggistico e in quelle a rischio idrogeologico”. Nella circolare si precisa, inoltre, che il concetto giuridico di “grave danno urbanistico” si configura tutte le volte che “opere realizzate in assenza o difformità della licenza edilizia o concessione e non conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici”.

E a Marsala? Da un lato la città continua a crescere sotto in maniera caotica e disordinata - e il Piano Regolatore Generale della città attende da decine di anni di essere approvato - dall'altro lato la demolizione degli immobili costruiti entro i 150 metri dalla costa, e pertanto insanabili a norma di legge, procede a rilento. La Giunta del Sindaco Adamo, inattiva sul fronte sin dal suo insediamento, ha da poco riattivato l'iter, programmando una spesa di 120.000 euro. Adesso si dovrà procedere con lo sgombero di mobili, masserizie e suppellettili. Attenzione però, la giunta Adamo non ha impegnato alcuna spesa, ancora, ha solo fatto un lavoro di "valutazione tecnico economia" per procedere a 12 interventi di abbattimento.  La spesa preventivata (che poi dovrebbe essere recuperata chiedendone il pagamento agli abusivi) è di 120 mila euro. Il conteggio è stato effettuato dal dirigente del settore Territorio e ambiente, l’ingegnere Francesco Patti. Il funzionario ha fissato in 55.079 euro la base d’asta per la gara d’appalto (ad operare saranno le ruspe di un’impresa privata), in 15 mila euro la spesa per lo smaltimento dei rifiuti speciali, in 10 mila quella per la rimozione di rifiuti <tossici e nocivi> e in 24 mila gli oneri di conferimento in discarica.

Curiosità, quando la Giunta ha approvato, qualche giorno fa, la delibera in merito alla ripresa dell'iter per l'abbattimento delle case, l'unico assessore assente al momento di approvare la delibera è stato Patrizia Montalto, al centro di un <caso> proprio in fatto di costruzione lungo la costa. La sua famiglia, infatti, è proprietaria di una villa a poche decine di metri dal mare (spiagge versante sud) che fu sanata a seguito di un’autodichiarazione presentata nel 1985 dal proprietario (la nonna) che attestava la realizzazione dell’immobile prima del 1976, anno in cui la Regione approvò la legge sull’inedificabilità delle coste. Ma dalle aerofotogrammetrie del 1978 la villa non si rileva. Per questo i funzionari comunali sono stati costretti ad avviare il conseguente iter di revoca della sanatoria. Montalto fino a poco tempo fa è stata assessore provinciale al territorio e ambiente...