Il primo appuntamento si terrà mercoledì prossimo alle ore 20.30 presso la Chiesa madre di Alcamo. A guidare la riflessione sul documento conciliare “Lumen gentium” sarà mons. Gaspare Gruppuso.
Lumen Gentium, documento purtroppo ancora oggi poco conosciuto e con cui spesso preti e laici hanno scarsa dimistichezza, è senza dubbio uno dei testi chiave per valutare il Vaticano II e pesare la sua riuscita sul piano della storia. A 50 anni dall'apertura dei lavori conciliari, la Costituzione conciliare “Lumen gentium” che tra l’altro fu approvata approvata dopo un iter turbolento e accidentato, è la cartina di tornasole per verificare quanto il Concilio sia entrato nella vita delle comunità cristiane e nella prassi ecclesiale.
Il documento infatti allora provocò un rovesciamento di prospettiva definendo la natura e la missione della chiesa riscoperta come popolo, famiglia dei figli di Dio, come mistero e corpo di Cristo superando una visione gerarchica e istituzionaleper approdare ad una visione non più verticale ma comunitaria, in cui era il Mistero della Chiesa, il sacramento dell'unione tra Dio e gli uomini, il centro di tutto.
La chiesa cattolica da quel 1964 è definita come popolo di Dio e non più una società perfetta ordinata gerarchicamente.
L’incontro sarà preceduto da un gruppo di studio.
Gli appuntamenti proseguiranno anche nei prossimi mesi con l’analisi delle altre costituzioni conciliari e si concluderanno a giugno con un intervento dell’Amministratore apostolico Alessandro Plotti, grande conoscitore del Concilio Vaticano II .