L’attività investigativa, coordinata dalla locale D.D.A. ha permesso di raccogliere, nonostante il lungo tempo trascorso, elementi probatori convergenti ed inequivoci nei confronti del capo mafia Lo Piccolo Salvatore, cl 42, ergastolano, e del boss Liga Salvatore, cl 31, anch’egli ergastolano, in atto agli arresti ospedalieri per motivi di salute. Anche il Di Bona, come numerose altre vittime, dopo essere stato strangolato, ha dovuto subire l’oltraggio finale della distruzione del suo corpo mediante combustione.
Il mandante dell’efferato delitto fu il sanguinario capo mandamento di Tommaso Natale Riccobono Rosario, cl 29, successivamente scomparso per lupara bianca, che, oltre agli odierni indagati, coinvolse altri uomini “d’onore”, oggi deceduti, nella progettazione ed esecuzione dell’efferato delitto.