Ma l'operazione investigativa ha ancora una volta confermato che la vecchia mafia, quella degli uomini d'onore, delle coppole e delle lupare, è solo un ricordo. La nuova mafia è fatta da soggetti che propriamente mafiosi non sono, ma che hanno fatto proprio il metodo mafioso per fare affari nei settori più disparati,e tra questi il più gettonato è quello dell'energia eolica.
"Dopo il periodo dei grandi omicidi i boss hanno deciso di puntare su un nuovo filone,di dirimere i contrasti e concentrarsi sull’economia". Non ha dubbi il procuratore aggiunto di Palermo Teresa Principato: «Ormai l’intreccio tra mafia, imprenditoria e politica in questa fetta della Sicilia è quasi una regola. E lo scioglimento, solo quest’anno, di due Comuni come Salemi e Campobello di Mazara per infiltrazioni è sintomo di come il territorio sia impregnato di mafiosità».
Sulla stessa lunghezza d'onda il procuratore di Palermo, Francesco Messineo: «Il settore delle energie rinnovabili — ha detto commentando l’operazione antimafia dei carabinieri —, essendo un contesto di grosso rilievo economico, non poteva non suscitare gli interessi della mafia. La mafia di Trapani — ha aggiunto — è soprattutto mafia d’affari che ricorre alla violenza per intimidire e sottomettere la concorrenza».
Per il generale Mario Parente, comandante del Ros, grazie all’operazione «Mandamento» è stato «colpito molto da vicino il circuito economico di Cosa nostra
trapanese e, di conseguenza, i canali di sostentamento di Matteo Messina Denaro». L’inchiesta è la prosecuzione dell’operazione Eolo, che nel 2009 si concluse
con altri arresti. «Finalmente — ha commentato l’ex sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi—dopo le mie numerose denunce pubbliche in tutti i comizi e gli incontri,
e anche in sede giudiziaria, si riconosce la presenza della mafia nell’energia rinnovabile, che ha determinato intollerabili scempi paesaggistici in tutta la Sicilia, e soprattutto nella Sicilia Occidentale ». «In questa penetrazione della mafia nel business delle rinnovabili, iniziata ben prima della mia elezione a sindaco, andava
condotta—aggiunge—un’azione forte delle forze dell’ordine, in particolare dalla prefettura e dalla questura di Trapani, rimaste invece vergognosamente indifferenti
alle mie denunce,inventando inesistenti motivazioni per lo scioglimento del Comune di Salemi ».
Un plauso al comando provinciale dei carabinieri, al Ros e alla Procura distrettuale antimafia è arrivato invece dal rappresentante di Confindustria Trapani,Gregory
Bongiorno, secondo cui «l’attenzione della criminalità organizzata nei confronti delle attività imprenditoriali continua, purtroppo, a perpetrarsi sul nostro territorio, ma l’azione incessante di contrasto delle forze dell’ordine e della magistratura contribuisce a dare fiducia a chi vuole sottrarsi al giogo della malavita».