“Anche se Cosa nostra oggi e’ meno militare rispetto al passato esiste eccome – dice ancora Crocetta – ha cominciato a fare affari, anche nel sistema Regione. Io spero di poterla sradicare e contribuire a liberare la regione da Cosa nostra, ma le coperture sono stante e tanti si oppongono al cambiamento, ma sono sicuro che ce la faremo. Anche nel nome di Piersanti Mattarella, un grande esempio di saguire per tutti noi. Lui ci ha dimostrato che la lotta alla mafia non si predica ma si pratica”.
“Dopo l’omicidio del Presidente della regione siciliana Piersanti Mattarella e’ tornato il buio alla Regione, lui rappresento’ la discontinuita’ nelle istituzioni, ma dopo la sua morte non ebbe seguito e c’e’ stato il buio. Mattareklla e’ stato un esempio per tutti noi”. Ha poi detto il Presidente della Regione siciliana.
“Con il suo arrivo per la prima volta si realizzo’ la discontinuita’ nel sistema della politica – ha detto ancora Crocetta – e per questo ha pagato con la sua vita”. “Con Mattarella ancora la mafia era qualcosa di esterno che manteneva la vecchia struttura di potere ed era militare – prosegue il Governatore – oggi ha la mafia invece subito una trasformaizone economica e ha capito che se sta dentro gli appalti e controlla le forniture, riesce ad ottenere le autorizzaizoni mentre le persone per bene non ci riescono”.
“Trentatre anni fa moriva Piersanti Mattarella, il Presidente della Regione Sicilia, ucciso dalla mafia mentre usciva di casa per andare a messa. Un omicidio che segno’ l’epilogo drammatico di una vita spesa al servizio della comunita’, della rigorosa lotta contro la mafia e della ferma volonta’ di rinnovare la politica. Un vivido esempio di cosa significa sostenere i principi con la propria vita. Lo ricordiamo con ammirazione e riconoscenza”. Il ricordo di Pier Luigi Bersani nell’anniversario dell’uccisione di Piersanti Mattarella.
“Una testimonianza, la sua, fatta propria oggi da tanti amministratori che sono i piu’ esposti sul fronte della lotta alle mafie e che non vanno lasciati soli a combattere una battaglia di civilta’. Non arrendersi alla prepotenza criminale, lottare con fiducia per riprendere un cammino che porti alla rinascita del Mezzogiorno e al riscatto civile dell’Italia, e’ questa l’eredita’ preziosa che Piersanti Mattarella ci ha lasciato e che abbiamo il dovere di far rivivere ogni giorno”, conclude il segretario del Pd.
“Piersanti Mattarella è la più alta figura istituzionale colpita dalla mafia. Il suo sacrificio è stato una testimonianza della coerenza rispetto a valori forti di legalità, che hanno ispirato ed ispirano tantissimi cittadini ed uomini delle Istituzioni.” Lo ha dichiarato stamattina il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Il modo migliore per ricordare ed onorare quel sacrificio – ha proseguito Orlando – è quello di fare verità e giustizia sui mandandi e sui complici di quell’omicidio e fare altrettanta verità e giustizia sulla ignobile trattativa fra la mafia e pezzi dello Stato, rispetto alla quale il Comune di Palermo si è costituito Parte civile, contro altri uomini delle istituzioni, questi criminalmente complici e che hanno fatto troppe volte apparire lo Stato col volto della mafia.”