Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/01/2013 18:21:21

La Regione Siciliana blocca i lavori del Muos di Niscemi

La decisione, del governatore Rosario Crocetta, è motivata dai "possibili rischi per la salute dei cittadini". Crocetta intende valutare al meglio le conseguenze del progetto, analisi di cui si è occupata la società di ingegneria responsabile della realizzazione del Mous, considerata non adeguata da Crocetta.

Il MUOS è un progetto americano per l'installazione di antenne satellitari in quattro punti: Virginia, Australia, Hawai e Sicilia, ciascuno dei quali collegato con quattro satelliti militari, per ricreare un sistema di comunicazione che sostituirà il precedente progetto UHF Follow-On.

Quella siciliana è l'unica postazione incompleta. Nei mesi scorsi i cittadini siciliani avevano protestato contro l'apertura del cantiere, poi, la scorsa notte, alla vigilia dell'ultimo rilascio del via libera da parte della regione, c'erano stati scontri con le forze dell'ordine.
Gli USA rispondono alla sottolineando che "anche l'Italia trarrà beneficio dal Muos a sostegno delle operazioni NATO". Ma la Sicilia non ci sta. Crocetta dichiara nel suo comunicato: "i siciliani sappiano che il governo non farà alcuno sconto sulla salute dei cittadini e, nel giro di qualche giorno, il provvedimento di sospensione dei lavori e della messa in mora dell'esercizio dell'impianto Muos sarà emanato, per cui a nulla servono forzature di stampo autoritario per imporre alla Sicilia strumenti che potrebbero essere collocati in aree più idonee, dove non ci siano rischi per la salute dei cittadini".