Il Sindaco ha appreso con grande disappunto della decisione del l’Ufficio Regionale Idrocarburi e Geotermia (URIG),dell’Assessorato all’Energia della Regione Sicilia, che ha approvato la nascita del un nuovo permesso di ricerca in terra ferma “Masseria Frisella”. Il permesso di ricerca richiesto da Enel Longanesi Developments SRL (società posseduta da Enel Trade s.p.a.) è molto esteso: 68.166 chilometri quadrati. Interessa i comuni siciliani di Montevago, Santa Margherita Belice, (Agrigento), Bisacquino, Campofiorito, Camporeale, Contessa Entellina, Corleone, Monreale, Partinico, Piana degli Albanesi, Roccamena,San Cipirello e San Giuseppe Jato (Palermo), Alcamo, Gibellina, Poggioreale e Salaparuta (Trapani). Ravvisato che l’area interessata coincide in gran parte con l’area che è stata interessata dal tragico terremoto di magnitudo 6.1 (quello dell’Emilia, per confronto, era 5.9) che esattamente 45 anni fa, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, distrusse completamente i Comuni di Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago uccidendo 380 persone e lasciando senza tetto 70 mila siciliani. Appare evidente e non dovrebbe sfuggire alla valutazione dei tecnici che la predetta area ricada in zona a forte rischio sismico ed idrogeologico. Senza dimenticare che la zona è a fortissima vocazione agricola con numerose eccellenze agroalimentari al suo interno. Come ad esempio l’olio DOP Valle del Belice, l’oliva da mensa Dop Nocellara del Belice, il vino Bianco d’Alcamo, la Vastedda del Belice, il Pane Nero di Castelvetrano, oltre alle pregiate coltivazioni di frutta, ortaggi, agrumi etc etc. Notevole importanza rivestono anche le bellezze naturalistiche e paesaggistiche con le numerose riserve naturali, oltre che i beni monumentali ed archeologici che costellano l’intero territorio ricco di vestigia millenarie. Considerato che l’eventuale sfruttamento estrattivo di idrocarburi, rischia di pregiudicare irrimediabilmente l’economia del territorio, con refluenze negative anche sulla salubrità dell’ambiente per i notevoli rischi di inquinamento che l’attività estrattiva porterebbe. In considerazione di quanto sopra esposto, la Giunta chiederà la condivisione anche del Consiglio Comunale di Castelvetrano, per esprimere la forte contrarietà alla paventata attività estrattiva e chiedere al Presidente della Regione Siciliana, On. Rosario Crocetta, di far riconsiderare all’ufficio la decisione assunta nell’ottobre scorso, e scongiurare definitivamente le azioni portate avanti da società interessate esclusivamente a predare le risorse del territorio infischiandosene delle gravi conseguenze che dette azioni farebbero ricadere sul già martoriato territorio dell’isola.
La delibera sarà trasmessa a tutti i rappresentanti della Repubblica a livello provinciale, regionale e nazionale, nonché al Governo ed al Presidente della Repubblica, affinché si attivino per salvaguardare il nostro territorio.