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23/01/2013 05:36:14

I lavoratori: "Situazione disastrosa al Cantieri Navale di Trapani"

Le ragioni della sua inidoneità, secondo i lavoratori, sono molteplici: "Da un passivo di bilancio di svariati milioni di euro ai numerosi mezzi pignorati dal Tribunale per insolvenza; dalle condizioni di abbandono in cui versa l’area - tali da renderlo inadatto alla ripresa dell'attività produttiva - all'impossibilità di acquisire nuove commesse o di consegnare quelle passate (la petroliera Marettimo M. è ancora lì)". "Inoltre  - dichiara Antonino Di Cola - l'azienda non ha intenzione, nonostante sia passato più di un anno dal licenziamento, di saldare il nostro TFR e il corrispettivo per le ferie arretrate. Come se non bastasse non paga gli stipendi ai propri dipendenti da mesi ed alcuni di essi, che erano stati assunti provocatoriamente qualche mese fa, sono già finiti in cassa integrazione".

Ecco come continua il comunicato dei lavoratori trapanesi:

Da tempo sono in corso indagini della magistratura tese a far luce su gravi e documentati atti di inquinamento ambientale nell'area demaniale in concessione alla CNT. L'azienda peraltro non è nuova a questo tipo di accuse. Inoltre l'area è disseminata da anni di rifiuti speciali di ogni genere che ancora aspettano di essere smaltiti.

La Satin-Cnt, a dispetto della sua condizione di totale inattività, ha partecipato alla gara per la ristrutturazione del bacino galleggiante ed è stata, ovviamente, giudicata inidonea. Ha pretestuosamente presentato ricorso per impedire l'inizio dei lavori da parte della ditta vincitrice e di conseguenza ci sta privando dell'unica possibilità di lavoro, seppur a tempo determinato, che abbiamo.


Noi da più di un anno avevamo previsto tutto. Adesso ci chiediamo: perché il Comune di Trapani e la Regione Sicilia non fanno nulla difronte a questo scempio? Perché non prendono posizione per liberare finalmente quell’area da un’azienda di fatto fallita e capace solo di licenziare e non pagare i debiti? Per quale motivo il Ministero non applica la legge rimettendo in gioco la concessione demaniale?

Insistiamo nel denunciare l'inadeguatezza della SATIN-CNT nel detenere in concessione l'area in questione e continueremo a lottare senza sosta affinché questo bene pubblico, dalle grandi potenzialità occupazionali, venga tolto a chi non è in grado, o forse non vuole, renderlo produttivo.