Nel ricordare che nell'ultimo rapporto sulla qualità ambientale dei comuni, la città come verde urbano fruibile, è posizionata al 41° posto su 45, evidenzia come «il verde, nel tessuto urbano, assume un ruolo determinante ed assolve, oltre all'ormai consolidata funzione decorativa, la quale non dovrebbe mai essere trascurata, una serie di altre funzioni, tra le quali quella ecologica, climatica, urbanistica, percettiva, ricreativa, scientifico - didattica ed economica». Ribadisce che «il verde urbano, oltre ad essere poco, viene gestito male» e sotto accusa finisce la "capitozzatura", una tecnica di potatura che prevede l'eliminazione pressoché totale del verde presente negli alberi. «Questa tecnica - spiega l'agronomo - è ingiustificata per le piante arboree sempreverdi tipo ficus beniamina. Il capitozzo è un taglio eseguito all'internodo e può riguardare sia le grosse branche ad andamento verticale che le ramificazioni laterali. Il taglio eseguito all'internodo ha spesso come conseguenza lo sviluppo di carie del legno prodotte da agenti fungini. Inoltre, quando non porta alla morte del ramo o della branca, stimola la produzione di ricacci, mentre si assiste all'alterazione del legno e alla possibile creazione di una cavità idonea allo sviluppo di carie interne». Pellegrino «invita l'amministrazione a bloccare questa potatura ed a fare eseguire i lavori sotto la direzione di personale qualificato».