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28/01/2013 19:46:52

Censiti i volatili acquatici nelle zone umide del Belice

Il rilevamento, eseguito tra il 9 e il 23 gennaio scorsi da personale riconosciuto dall'Ispra di Bologna, coadiuvato da volontari e naturalisti dell'associazione Amici della terra club di Trapani e della Federazione nazionale Pro natura, ha permesso di accertare che nel territorio di Mazara, nella riserva Lago Preola e Gorghi tondi l'eccessiva presenza del gabbiano reale (proveniente dalla vicina discarica di Campana Misiddi, in territorio di Campobello) incide negativamente sui numeri di folaghe e anatre selvatiche che potrebbero registrarsi, mentre la laguna di Tonnarella, dove sono stati visti oltre 80 fratini, è il luogo in cui nidifica il caradride oltre a spatole, svassi, aironi cenerini e altre specie di anatidi e folaghe. A Capo Feto si è registrata la presenza di numerosi esemplari di chiurlo maggiore, volpoca, pavoncella, piviere dorato e di un fenicottero rosa. L'animale era ferito all'ala sinistra ed è risultato inanellato in Spagna. Al Pantano Leone, a Campobello, dove nelle scorse settimane si sono registrati atti di bracconaggio, sono state censite oltre 200 alzavole (la più piccola delle anatre selvatiche).
Insignificanti sono risultati i rilevamenti eseguiti a Castelvetrano, alla diga Trinità di Delia e alla foce del fiume Belice. Nella prima è stato visto un folto gruppo di aironi guardabuoi in balìa, dicono i naturalisti, «dei bracconieri che non rimuovono neppure le sagome delle anatre selvatiche, ossia i richiami, che dovrebbero essere tolte alla fine della giornata venatoria». Impietoso il giudizio sulla seconda che «in inverno viene invasa dalle moto da cross che con il frastuono non lasciano avvicinare nessuna specie avifaunistica di rilievo».