È questo l'auspicio del sindaco Vito Damiano, il quale assicura la prossima riapertura della struttura posta sotto sequestro cautelativo lo scorso 26 novembre dal Servizio territoriale igiene degli allevamenti ed igiene urbana del Dipartimento di prevenzione veterinaria dell'Azienda sanitaria provinciale.
Il sequestro venne disposto «in attesa dei provvedimenti che l'autorità competente vorrà disporre», come viene evidenziato nell'atto affisso all'esterno del canile di via Tunisi, quasi ad angolo con il lungomare Dante Alighieri. E l'amministrazione comunale, da quando la struttura è stata sequestrata, ha disposto una serie di provvedimenti, necessari ad adeguare il canile municipale alle leggi in materia. Tra i lavori in programma, c'è anche la rimozione della rete a maglie delle 57 gabbie all'interno delle quali vengono tenuti i cani. Compatibilmente con le consegne dei materiali, l'amministrazione conta di poter completare i lavori entro la fine di marzo. A quel punto, se non dovessero più sussistere i presupposti che hanno fatto scattare il sequestro, il canile potrebbe essere riaperto per accogliere nuovamente gli animali senza padrone.
Più lunga e complessa la procedura che dovrebbe portare alla realizzazione di un canile intercomunale.