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10/02/2013 05:16:05

Si ferma la raccolta dei rifiuti, non ci sono più soldi. Belice Ambiente nel caos

 La società oggi in liquidazione ha comunicato che da domani verrà interrotta la raccolta dei rifiuti: in cassa non c’è una lira, i fornitori non fanno più credito, le banche hanno tagliato il fido. Domani, lunedì 11 Febbraio, finiranno le scorte di carburante, dopodichè i mezzi di Belice Ambiente rimarranno fermi facendo precipitare, se qualcuno non interverrà, il territorio in una crisi senza precedenti. Dobbiamo ricordare che a differenza dell’Ato Tp 1, Terra dei Fenici, che gestisce il servizio di raccolta differenziata in appalto ad Aimeri Ambiente, l’Ato Tp 2 gestisce il servizio in house, cioè direttamente, avendo rapporti diretti con lavoratori e fornitori. A chiudere il fido è stata la Bnl, che è tesoriera di Belice Ambiente, mentre molti creditori hanno cominciato gli atti di pignoramento. Anche i Sindacati hanno già richiesto un incontro con i vertici della Belice Ambiente e preannunciato azioni di protesta a causa del mancato pagamento dello stipendio di gennaio e per le non rosee prospettive per il pagamento delle future mensilità. Il Liquidatore Nicola Lisma, in una nota inviata al Prefetto di Trapani, al Presidente della Regione Sicilia, all’Assessore regionale all’Energia e ai Rifiuti, al Direttore del Dipartimento Acque e Rifiuti, alla Provincia Regionale di Trapani, e a tutti i Comuni soci dell’Ambito territoriale, chiede un intervento immediato affinché si eviti l’insorgenza dell’emergenza igienico-sanitaria in tutto il territorio. “Purtroppo con rammarico – dichiara Lisma - dopo avere posto in essere tutte le azioni necessarie per evitare che quanto già successo in altri Ambiti territoriali (Palermo, Agrigento, Messina), accadesse anche nel nostro territorio, la situazione è venuta ad aggravarsi a seguito delle azioni giudiziarie dei creditori della società, del mancato pagamento di quanto dovuto dai Comuni soci alla Belice Ambiente e dai fornitori essenziali che non garantiscono più le forniture di carburante, le riparazioni dei mezzi, ecc. Mi appello al senso di responsabilità dei Comuni soci e delle Istituzioni, affinché mettano in campo tutte quelle azioni necessarie per evitare l’emergenza igienico-sanitaria. Rammento inoltre – aggiunge Nicola Lisma - che per ogni giorno di non raccolta dei rifiuti, occorreranno altri tre giorni di lavoro per rimuovere quanto depositato dai cittadini sulle strade, con un ulteriore pesante aggravio dei costi. Ci scusiamo anticipatamente con i cittadini per i futuri disagi, che non dipendono dalla volontà di chi amministra la società ma da problematiche oggettive che possono essere risolte soltanto dai Comuni soci e dalle Istituzioni”. Della problematica se ne discuterà nell’Assemblea dei soci convocata per lunedì mattina presso la sede della società.