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11/02/2013 21:01:51

Continuano a Marsala e Petrosino i ritrovamenti di Eternit abbandonato


strada che si trova nel comune di Petrosino, che congiunge alla strada
provinciale sp53(precisamente il tratto di 500 metri che inizia subito dopo
dell’azienda trapani fino ad arrivare al ponte samperi). La scoperta di questo
materiale è stata possibile grazie ad un’azione sempre più capillare di
monitoraggio del territorio da parte dei membri dell’Associazione Fare-
Ambiente. Il fatto che siano sostanzialmente integre lascia presagire che siano
state scaricate approfittando del malessere di questa strada di queste vie di
campagna. Tolte da qualche tettoia o tetto, indubbiamente il proprietario o la
ditta incaricata dei lavori ha preferito non accollarsi i costi di smaltimento
in discarica, lasciando ad altri questo oneroso compito. Questi altri di solito
sono gli enti pubblici, che in mancanza di riscontri oggettivi che conducano ad
una persona precisa, responsabile dell'abbandono, solitamente si accollano
l'onere economico dello smaltimento, che va anche fatto celermente visto che,
come noto, il cemento amianto può dare origine a patologie mortali all'apparato
respiratorio, soprattutto se frantumato.
Le fibre di amianto, detto anche asbesto, sono cancerogene. Se inalate possono
determinare lo sviluppo di tumori maligni alle vie respiratorie e in
particolare il mesotelioma pleurico. In passato l’amianto è stato largamente
impiegato per la produzione di coperture per tetti, canne fumarie, serbatoi d’
acqua, condutture idriche e lastre ondulate in genere. Questi manufatti, se
corrosi da piogge acide o da altri agenti atmosferici, se danneggiati da
perforazioni o incrinature, possono emettere in atmosfera fibre altamente
pericolose. Lo smaltimento di manufatti e/o materiali in cemento-amianto
richiedono l’intervento di ditte autorizzate per un piano di bonifica, con
conseguenti costi e impegni finanziari per il cittadino e che questo induce
molto spesso a comportamenti illeciti. Così finora ogni anno vengono
abbandonati abusivamente sul territorio varie tonnellate di materiali
contenenti amianto. Tutto ciò si verifica ancora oggi nonostante la legge n.
257 del 27/3/1992 che ne vieta l'estrazione, l'importazione e la
commercializzazione di prodotti contenenti amianto, purtroppo molto spesso
capita di vedere, questo materiale, abbandonato lungo le nostre strade.
«Il sottofondo di questa strada sterrata era stato realizzato da parte della
provincia diversi anni fa che aveva ricoperto le enormi buche con materiale
misto. Oggi questa strada è nuovamente inagibile a causa del formarsi di nuove
buche che ne rendono avverso il transito a lavoratori e passanti, visto anche
la presenza di numerose aziende attorno.
Lo smaltimento delle coperture di amianto va favorito con gli incentivi
economici, ma anche razionalizzando il servizio, e consentendo ad esempio ai
cittadini di smaltire le piccole quantità di materiale senza dover affrontare
spese troppo onerose. Una proposta è quella di poter inserire o incrementare i
contributi ai Comuni che a loro volta possono dare ai privati per lo
smaltimento dell'eternit, ciò permette a chi ha piccole superfici coperte di
smaltire questo materiale a costi ragionevoli. In tal modo ci sarà davvero una
salvaguardia per il territorio.
La presenza di amianto in zona va monitorata in modo rigoroso. La popolazione
deve essere informata in modo puntuale e l’amministrazione o chi è di dovere,
deve mettere in atto tutte le procedure necessarie per tutelare la salute dei
propri cittadini, anche mediante la bonifica delle aree, se necessario».


Fare-Ambiente Marsala