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11/02/2013 13:58:30

"Mafia e corruzione peste dell'Italia" convegno di Libera alle porte di Roma

Prosegue la campagna contro la corruzione e per la trasparenza in politica "Riparte il Futuro", il 16 marzo a Firenze e il 21 in migliaia di piazze, scuole, parrocchie, Libera celebra la XVIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime di mafie mentre ad ottobre a Roma si svolgerà la terza edizione di Contromafie, gli stati generali dell'Antimafia.

"Dobbiamo dare fiato alla speranza in questo momento di crisi e di sconforto che si respira nel paese - ha ribadito Don Luigi Ciotti, nel intervento finale dell'assemblea - e impegnarci ad abitare il presente e non fuggire dal presente. Le forze criminali mafiose non sono ai margini ma nelle fessure della nostra società. Il male deve essere riconosciuto e nominato con forza, avere il coraggio di chiamarlo con il proprio nome. Oggi la corruzione e le mafie sono la nuova peste del nostro Paese. La corruzione è una peste, i giochi criminali mafiosi sono la peste. Le tre C: condivisione, continuità e corresponsabilità devono rappresentare la bussola per dare forza al cambiamento e per difendere il valore delle parole dai manipolatori e seduttori. Non si scherza con le parole".

Nella tre giorni di lavoro Libera ha ribadito con forza alcuni punti del loro fare e del loro agire sui territori. Al primo punto Libera ribadisce che è fuori dai partiti ma dentro la politica. "Libera è apartitica ma non apolitica, perché concepisce la politica come passione, responsabilità, progetto - sottolinea in una nota - Dalla politica Libera si attende coerenza, lungimiranza ma, prima ancora, onestà. Libera crede nella legalità come frutto di percorsi educativi basati sull'assunzione di responsabilità. Una legalità non calata dall'alto, nè piegata a logiche di potere volte a creare zone d'immunità e di privilegio. Libera crede nella collaborazione con le istituzioni e con la politica e si sottrae perciò all'astensionismo e all'antipolitica: fughe dalla responsabilità che avvantaggiano chi mira al controllo sociale e vede nei cittadini una massa indifferenziata da condizionare e strumentalizzare a suo piacimento. Libera crede che solo facendo la nostra parte che possiamo chiedere agli altri - politica e istituzioni - di fare la propria. Conta però anche lo stile e il metodo. La credibilità e autorevolezza di un progetto non si misurano dalla risonanza pubblica o dall'attenzione mediatica che riesce a suscitare, ma dalla sua capacità di lasciare una traccia duratura nel tempo".