Oggi la sanità non è più regolata da convincimenti e riflessioni generiche, ma da precise leggi dello Stato e linee guida che appunto ne stabiliscono il funzionamento.
Ma ecco come funziona un Pronto soccorso:
All’arrivo del paziente (tempo 0) lo stesso viene Triagiato dall’Infermiere di Triage, cioè visitato e rilevati i parametri vitali, viene assegnato un codice di gravità al Paziente, favorendo l’ingresso dei codici Rossi, poi dei Codici Gialli (Rossi e Gialli i più gravi) per poi passare ai codici Verdi e Bianchi.
Il paziente, a secondo della gravità del codice (per i codici Rossi, i più gravi, il paziente viene subito trattato), viene ammesso alla visita del Medico Pronto Soccorsista e all’iniziale trattamento, cui seguirà l’invio della richiesta di esami ematochimici, di esami radiologici, la richiesta di consulenze, la proposta di ricovero presso la struttura o il trasferimento ad altra struttura o la risoluzione del caso etc. Il tempo d’attesa pre-visita (Ingresso-Visita) che negli articoli sopraddetti viene dichiarato biblico, rappresenta un indice dell’adeguatezza della risposta di un Pronto Soccorso.
A tutt’oggi il tempo medio di attesa pre-intervento medico (Ingresso-Visita), risulta essere mediamente di 100 minuti sul territorio nazionale come si evince dallo studio eseguito dalla Commissione Sanità del Senato della Repubblica su tutto il territorio Nazionale (2008), nel quale sono stati considerati tutti i codici di gravità, pertanto possono ritenersi più che accettabili i tempi medi di attesa del nostro PS, che conosco essendo il sottoscritto Caposala presso il PS stesso. Tempi di attesa che sono di circa 35 minuti per i bianchi ed i verdi, 15 per i gialli e 0 per i rossi.
Può capitare saltuariamente che si attenda di più perché i codici rossi o gialli stanno impegnando i medici di guardia. Come può capitare che dopo la visita si attenda tanto data la tempistica delle consulenze esami diagnostici etc. Come infine può capitare che il paziente aspetti ore per il ricovero dipendente dal posto letto libero.
Al di là delle mancanze strutturali come carenza del personale, c’è anche la mancanza di percorsi dedicati alle varie patologie che aumentano i tempi di attesa non dipendenti dal Pronto Soccorso, come per esempio le ore di attesa in radiologia per una radiografia e del ritiro del referto o per una consulenza ortopedica o di altra natura.
Propositivamente, c’è da dire che la popolazione Marsalese non è educata alla nuova realtà ospedaliera ed al suo funzionamento. Quindi le suggerisco di risparmiare un po’ di euro, magari diminuendo il numero della sua delegazione per le partenze di rappresentanza, o facendo qualche spettacolo in meno o meglio ancora diminuendo qualche contributo generoso, etc. Risparmio da utilizzare per istituire un percorso di informazione radio televisivo e scolastico avvalendosi di personale qualificato per far capire quale sia il reale percorso che compie un paziente che giunge in Pronto Soccorso dove troverà personale attento alle sue fragilità e non nemico.
Per finire la informo, che l’intasamento del PS dipende anche dal fatto che i cittadini sfruttano poco il Punto di Primo Intervento per le patologie meno gravi istituito presso l’ex INAM o le guardie mediche ed i Medici di famiglia che sfruttano il Ps come viatico al loro non intervento. Questi ultimi accadimenti, non uso degli ambulatori pubblici per le patologie meno gravi e il non impegno dei medici di famiglia determinano una alta percentuale di accessi impropri al PS.
I dati sono tratti da: “Nuovo Schema Di Documento Conclusivo Presentato Dal Relatore Sull'indagine Conoscitiva Sul Trasporto Degli Infermi E Sulle Reti Di Emergenza Ed Urgenza” - Commissione Igiene e Sanità del Senato, 17 giugno 2008, autorizzata dal Presidente del Senato il 23 giugno 2008. Che chiunque può scaricare in rete.
Con riguardo.
Giuseppe Carnese
Consigliere comunale PDL capo gruppo - gruppo misto