Hanno scritto una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta in cui spiegano il loro stato di disagio.
«Il sistema della formazione professionale - denunciano - sta attraversando ormai da lungo tempo, una crisi economica ed un degrado morale così endemici, soprattutto a carico dei lavoratori, mai registrati prima».
«Lo status attuale - evidenziano i lavoratori - porta a considerare espressioni come dignità morale, professionale, meritocrazia, serietà lavorativa, concetti così astrusi e obsoleti da rendere quasi sordi ed insensibili chi gestisce questa realtà, costituita da un clientelismo portato quasi agli estremi».
Nella nota inviata al presidente della Regione i lavoratori ricordano a Crocetta che «il concetto di riforma della formazione è stato il suo cavallo di battaglia in periodo elettorale ma oggi si registrano ancora più incertezze sul futuro; ritardi notevoli nelle retribuzioni e un contratto collettivo nazionale di lavoro continuamente calpestato». Nonostante l'assoluta incertezza, i lavoratori precisano di avere continuato a svolgere le loro mansioni «con senso del dovere e di responsabilità e di avere continuato a mantenere rapporti con organi istituzionali, parti sociali, imprese a vario titolo coinvolte in politiche attive del lavoro».