Il decreto, firmato dall'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, e dall'assessore al Territorio, Mariella Lo Bello, è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione.
Contestualmente alle date di avvio e termine della stagione, avrà inizio il campionamento delle acque di mare necessario per dare il via alle concessioni, compatibilmente con i risultati forniti.
Il decreto ha indicato le zone non adibite alla balneazione, ne sono state individuate 200 fra tratti di mare e costa. Per lo più sono interdette le zone portuali di Messina, Trapani, Catania, Palermo e Siracusa; le zone non sicure, come i nove km di costa di Gela; e infine vietate anche le zone non controllate a causa della difficoltà di accesso per le scogliere alte, in alcuni tratti di Portopalo.
Non adibiti alla balneazione anche i parchi e le oasi naturali, come la riserva marina ad Ustica, l'oasi del Simeto a Catania.
Inoltre, tutti i tratti dello scorso anno vietati alla balneazione per inquinamento saranno rideterminate qualora risultino agibili o meno a seguito dell'analisi dei campioni di acqua di mare.
“Stiamo effettuando tutta una serie di controlli per permettere che la più ampia parte possibile dei chilometri di costa siciliana siano a disposizione dei bagnanti - dice l'assessore Lo Bello -. Certo è che dove c'è stata la tutela del demanio la situazione è di eccellenza. Basti pensare alle spiagge di Lampedusa”.