Bevilacqua denuncia che, specie nell'ultimo periodo, l’EAS non ha provveduto alla puntuale erogazione del servizio idrico, costringendo il Comune ad attivarsi in via sostitutiva, grazie anche alla disponibilità del personale comunale “che ha dimostrato ancora una volta attaccamento al territorio e professionalità, con costi ovviamente a carico dell'Amministrazione”.
<Se ciò non bastasse – dice Bevilacqua - l'EAS nel mese scorso ha notificato avvisi di pagamento sia al Comune di Favignana che ai cittadini, chiedendo persino canoni risalenti agli anni '90. Per questo motivo abbiamo affidato l’incario all'avvocato Vincenzo Maltese di inviare all'EAS e alla Regione Siciliana, una richiesta di annullamento degli avvisi di pagamento comprendenti tutti quei canoni ormai andati in prescrizione, con contestuale diffida a porre fine ad ogni disfunzione e/o interruzione del servizio>.
E’ disponibile, inoltre, presso gli uffici del Comune (che resta l’unico interlocutore nei confronti dei cittadini) una lettera, predisposta dal legale, a disposizione degli utenti che lamentino disservizi di varia natura, da compilare e inoltrare agli Enti preposti.
<Ad oggi – conclude Bevilacqua – nessuna risposta dall'EAS ma, considerato che la questione dell'acqua è ormai una patata bollente che la Regione vorrebbe scaricare sui Comuni, non si escludono ulteriori azioni legali>.