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18/04/2013 04:38:46

L'arresto di Incandela, le reazioni dei fedeli e della Chiesa di Trapani nel ricordo di Don Michele

Ecco cosa scrivono alcuni parrocchiani di Don Michele ad Ummari:


Dopo tanta nebbia, finalmente la luce. Luce sull’orribile delitto che ha strappato la vita a don Michele Di Stefano. La Comunità di Ummari con sollievo accoglie la notizia dell’arresto del suo presunto assassino. Ma anche con sgomento perché l’omicida ha un nome ed un volto conosciuto ed il suo gesto scellerato ha reso vittima di ciò anche la sua famiglia. Oggi più che mai il pensiero di tutti è rivolto all’amato don Michele ed ai suoi familiari, insieme ai quali sentiamo rinnovato il dolore ed il bisogno di preghiera per tutte le vittime di questa follia. Lo faremo questa sera con la recita del S. Rosario alle ore 19.
In questo momento è difficile trovare le parole per esprimere quello che ognuno di noi porta dentro, vogliamo però ringraziare ad alta voce la magistratura ed i carabinieri che non hanno risparmiato nessuna energia nel loro lavoro paziente ed incessante per dare giustizia a don Michele.


Ecco invece il commento di due confratelli di Don Michele. "Siamo usciti da un incubo – ha commentato il parroco di Fulgatore mons. Gaspare Impastato, compagno di seminario di don Michele – nella frazione c’era attesa e la sospensione dava adito ad un clima spiacevole in cui c’era spazio per interpretazioni fasulle o equivoche che niente avevano a che fare con la vita di don Michele. Credo che tutti avevamo bisogno di venire alla determinazione di conoscere il colpevole anche per non sentirci completamente dimenticati passata la bufera iniziale che aveva visto questa piccola zona dell’agro-trapanese al centro dei riflettori. Pur avendo sentimenti di compassione e di pietà per chi ha compiuto questo insano gesto, avevamo bisogno di sentire la presenza delle istituzioni e che l’assassino venisse assicurato alla giustizia". Commosso anche don Paolo Gucciardo, vicario zonale e amico di don Michele sin dai tempi del seminario: “Finalmente c’è stata chiarezza, non nutriamo alcun rancore ma ci voleva questa notizia. Credo d’interpretare anche il sentimento della famiglia di don Michele: egli era tutto dedito alla sua missione, al sacerdozio, un vero punto di riferimento per tutta la comunità sia a Fulgatore sia ad Ummari. Siamo stati sempre fraternamente amici oltre che confratelli, vicini anche nei momenti difficili della vita: mi è mancato in queste settimane e mi manca ancora".

Questa la nota di Don Alessandro Plotti, amministratore apostolico della Diocesi: 

Un plauso sentito e commosso all’Arma dei Carabinieri e alla Magistratura che con grande pazienza ed efficacia investigativa, hanno assicurato in poco tempo alla giustizia l’esecutore del crudele omicidio di don Michele Di Stefano. Giustizia è stata fatta anche se don Michele purtroppo non sarà più con noi – afferma l’arcivescovo Alessandro Plotti – L’aspetto più drammatico di questa vicenda è che don Michele è stato ucciso per rancore, colpito proprio nella sua caratteristica peculiare che era quella di diffondere amore, fraternità e amicizia fra tutti.
Una parola di pietà vogliamo esprimerla per la famiglia dell’assassino a cui umanamente non possiamo concedere il perdono perché la ferita della tragica morte di don Michele rimane ancora aperta in tutta la comunità. L’unica speranza è la certezza che don Di Stefano, dal cielo, sicuramente avrà uno sguardo di misericordia per il suo assassino e ci conformerà ad avere i suoi stessi sentimenti. Un sentimento sostenuto dalla fede che la morte degli innocenti, come quella di Cristo, è feconda e porterà frutti in tutti coloro che hanno conosciuto e amato il nostro padre Michele.

DAMIANO. Il sindaco Vito Damiano esprime il proprio plauso e ringrazia, a nome della cittadinanza e della comunità di Fulgatore e Ummari, l’Arma dei Carabinieri e la Magistratura trapanese, che ha coordinato le indagini, per aver fatto luce sull’omicidio di Don Michele Di Stefano. Un delitto efferato e brutale nei confronti di un anziano sacerdote, punto di riferimento della gente di Fulgatore e Ummari. Va ricordato che nell’immediatezza del fatto il sindaco ebbe a dichiarare.“ Sono sicuro, conoscendo le capacità e le professionalità degli appartenenti all`Arma dei Carabinieri, che presto verrà individuato e assicurato alla giustizia il responsabile, ed eventuali complici, dell`atto di bestialità”.