«È grave - scrivono Scozzari e Daidone nella loro lettera-denuncia - che i cittadini pur disponendo, finalmente, dell'assegnazione dell'area all'interno degli strumenti urbanistici vigenti, vengano private di quel finanziamento agevolato per la responsabilità degli istituti di credito, i quali, pur sostenuti da politiche economiche del governo nazionale, negano l'accesso al credito alle famiglie, bloccando qualsiasi possibilità di costruirsi la prima casa e arrecando all'economia trapanese un danno socio economico enorme».