Raccontare la trama di questo film sembra piuttosto riduttivo, dal momento che il titolo suggerisce tutti gli elementi di una miscela intrigante e facilmente intuibile. Ma l’originalità sta tutta nel linguaggio stilistico di una regia attenta e raffinata. Le lunghe carrellate orizzontali permettono una visione totale e totalizzante di un mondo parallelo in cui il “gusto” sconfina con un senso di repulsione e di nausea.
Greenaway dipinge le scene, le compone pazientemente. Si dedica ad un uso sapiente ed ossessivo del colore, sempre a servizio di un significato particolare (il rosso impera in quasi tutti gli ambienti in cui si consuma la carnalità a tutto tondo del film). Ma l’estetica dominante di un quadro ricolmo di personaggi e particolari non sopraffà il senso profondo del suo lavoro. Il regista che nulla lascia al caso ha una filosofia di vita chiara, netta, feroce. L’universo che ritrae è incapace di sentimenti sinceri, al posto di una comunicazione reale regna l’ostentazione e l’eccesso. Delinea una società in cui la ricchezza devitalizza e rende gli uomini sterili, istupiditi e crudeli. La sua è una visione nichilista che non lascia spazio ad un lieto fine, ma si dipana attraverso un’ironia e un’eleganza che dona una sorprendente leggerezza all’intero film.
Un capolavoro da non perdere per i più appassionati di cinema.
L'appuntamento è per mercoledì 24 aprile alle ore 21.00 al Cinema Golden di Marsala. Al termine una degustazione dei vini della Cantina Alcesti e nel foyer le fotografie d’arte del Maestro Melo Minnella.