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27/04/2013 04:40:17

I rifiuti che penzolano dai balconi a Trapani. Che orrore...

 Sono i sacchetti della spazzatura che molti trapanesi usano ancora oggi lasciare penzolanti dal balcone in attesa che gli addetti alla raccolta dei rifiuti li ritirino. 

In teoria sarebbe vietato. Lo ha ricordato anche il consigliere comunale Francesco Salone, in un'interrogazione, dove cita appunto un'ordinanza dell'ex Sindaco Mimmo Fazio che vietava in genera l'esposizione dei rifiuti fuori dagli orari consentiti:

Premesso che nella nostra Città, per altro a forte vocazione turistica, vige tra tanti altri il diffuso malcostume di abbandonare, depositare o esporre i rifiuti domestici “calandoli perfino dai balconi con cordicelle” e ciò specialmente per le strade del centro storico, si chiede di  prevedere  pesanti sanzioni tali da dissuadere da queste incivili ed ataviche abitudini, decretando altresì il divieto assoluto di “calare e lasciare in esposizione”, negli orari più strani ed addirittura dal pomeriggio del giorno precedente la raccolta, i sacchetti con i rifiuti. Si richiede altresì un massiccio ed urgentissimo intervento di controllo e repressione in particolare nelle Vie Libertà, Avellone, Ximenes, San Francesco, Nunzio Nasi, Mancina, Custonaci nonché in altre, onde restituire alla nostra Città la fisionomia che le compete: quella di una Città civile e degna degli innumerevoli turisti che ne possano ammirare le sue varie bellezze senza dover fare un penoso “slalom” tra sacchetti maleodoranti sia rasoterra che pendenti.

 I vigili urbani non sono rimasti con le mani in mano, ed hanno già cominciato a fare le prime multe ai trapanesi che espongono i loro rifiuti penzolanti dai balconi, ma il problema è che - tecnicamente - come ha rilevato tra le righe Salone, non c'è un divieto espresso di esposizione dei rifiuti con la cordicella. Quindi, se vengono "calati" durante gli orari consentiti, in effetti, non viene commessa alcuna infrazione.

Nel frattempo, a proposito di rifiuti, la Fit Cisl, con il segretario Giovani Montana si preoccupa per il futuro dei 15 dipendenti dell'azienda che si occupava della differenziata. Si sono confrontati con il Sindaco Damiano ma la sua risposta non li ha convinti: «Ci è stato detto di attendere fino al prossimo 3 maggio, quando verrà esperita una nuova gara d'appalto per lo svolgimento del servizio, sperando che non abbia esito negativo come in precedenza».
Il contratto con la ditta Cucchiara è scaduto lo scorso mese di marzo. Il sindacato ritiene che c'erano le condizioni per una proroga fino al 30 settembre. Ma l'amministrazione ha deciso di attivare le procedure per una nuova gara d'appalto. Gli uffici hanno però constatato che chi aveva vinto non aveva i requisiti per svolgere il servizio. Non è andata bene neanche con la seconda ditta e la terza è stata esclusa. La Cisl ha comunque chiesto di valutare «tutte le possibili strade da seguire al fine di garantire i livelli occupazionali». In una fase di crisi come quella attuale Montana ha invitato l'amministrazione a fare la sua parte fino in fondo per «evitare che si determini una ulteriore perdita di posti di lavoro». Il dialogo con il Comune rimane aperto. Damiano ha sottolineato, appena qualche giorno fa, che «l'amministrazione ha deciso, in attesa di una nuova gara per il secondo semestre dell'anno in corso, di effettuare in proprio il servizio». Acquisirà dunque le campane da distribuire sul territorio «in modo che i cittadini possano continuare a differenziare i rifiuti domestici». Il sindaco ha, inoltre, ricordato che c'è sempre a disposizione l'isola ecologia del Lungomare Dante Alighieri.