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30/04/2013 06:06:57

Gesone (Sel): "A Marsala istituzioni assenti nell'assistenza ai bambini disagiati"

Questo è il secondo punto della dichiarazione della carta del fanciullo.
Molti di noi pensano che queste enunciazioni di principi si riferiscano al terzo mondo dove le immagini commoventi di bambini denutriti ci portano a facile e altrettanto superficiale commozione, trattandosi di situazioni a noi lontane e da noi non dipendenti.
Ma Marsala non è terzo mondo, dovrebbe essere occidentale, dovrebbe, perché allo stato attuale questo punto della convenzione non viene applicato nella nostra “civilissima” città.
Di fatto sussistono molte situazioni di degrado e abbandono che colpiscono bambini marsalesi, situazioni che vengono ignorate o talvolta addirittura “nascoste” sia dalla scuola che dai servizi sociali.
Il primo passo verso la perdita della dignità di questi fanciulli si ha con l’abbandono scolastico a partire dalle scuole medie inferiori di competenza comunale, che in maniera indecorosa comunicano le assenze di questi soggetti solo ad Aprile, e cioè ad anno scolastico finito, e questo accade forse per la carenza di assistenti sociali nella scuola, ma forse anche per il senso di liberazione di quei presidi che per non macchiare il vestito cerimonioso del proprio istituto preferiscono che tali “macchie” non siano visibili.
Ci sono casi di bambini prigionieri di case fatiscenti, costretti a dormire in materassi sporchi, senza un ricambio pulito, in condizioni igieniche precarie.
Non si prendano scuse, né per la scuola né per chi ha competenza nei servizi sociali.
Questi minori finiscono per brevi periodi nelle case famiglia, tornano alle proprie abitazioni dove nel frattempo nulla è cambiato, e poi ancora nelle case famiglia, in un andirivieni vergognoso che sembra più che altro una miserevole speculazione economica sulle vite di poveri indifesi.
Perché i servizi sociali non prendono in considerazione le famiglie affidatarie per dare una casa, forse perché questo fermerebbe la speculazione di cui sopra?
Perché alcuni dirigenti non comunicano tempestivamente l’abbandono scolastico dei minori del proprio istituto in tempo utile?
Egregio sindaco e egregi consiglieri, i servizi sociali non possono essere paragonati al rifacimento di una strada o ad una gara d’appalto qualsiasi, ci sono in gioco la vita e il futuro di giovani essere umani e salvare un minore dal degrado non è solo un investimento per una città sicura, ma anche e soprattutto dimostrazione di dignità morale per un’intera collettività.
Da operatore del volontariato vi chiedo di sopperire alle clamorose “sviste” con un vostro intervento diretto e di rimediare all’incapacità dimostrata nei fatti dagli assessori competenti in questo primo anno di amministrazione.
Sia chiaro a tutti che i servizi sociali non possono essere serbatoio di clientela e di assunzioni ( magari di gente senza competenze ). I ragazzini non possono essere considerati semplicemente un pezzo di una catena di montaggio di una fabbrica, i servizi sociali non possono ridursi ad un bancomat per questa o quella associazione che limita talvolta il proprio impegno a qualche pomeriggio di doposcuola.
In attesa di risposta porgo distinti saluti.

Lillo Gesone
SEL Marsala