La lotta popolare contro il MUOS (Mobile User Objective System) non si è mai fermata. Ogni giorno, cittadini e attivisti bloccano la strada di accesso al cantiere per impedire agli operai di lavorare alla costruzione del MUOS, il potentissimo sistema di comunicazioni satellitari che la Marina Militare degli Stati Uniti vuole costruire a Niscemi, in un'area protetta.
Grazie alla mobilitazione di migliaia di persone, la Regione Siciliana ha firmato la revoca alle autorizzazioni per la realizzazione dell'opera, ma i lavori continuano ugualmente.
Il governo italiano ha addirittura fatto ricorso al TAR, contro la
Regione e contro il Comune di Niscemi, in difesa degli interessi militari degli USA.
Ogni giorno la polizia sgombera pesantemente i manifestanti che si oppongono pacificamente al passaggio dei convogli. Quattro persone sono state arrestate con accuse pretestuose e provocatorie, per poi essere rilasciate. Multe e denunce sono state spiccate per intimidire l'opposizione sociale.
Il prossimo 31 maggio, la città di Niscemi si fermerà per uno sciopero generale: scuole, uffici, negozi, cantieri resteranno chiusi e le persone scenderanno in piazza per dimostrare tutta la loro determinazione contro le politiche di guerra e di devastazione fatte sulla pelle dei cittadini.
Il MUOS è l'arma per i conflitti moderni, quelli combattuti a distanza, con aerei teleguidati e senza piloti, micidiali e distruttivi nelle loro missioni di bombardamento.
Il MUOS è un mega-radar che emette onde elettromagnetiche dagli effetti mortali (tumori, leucemie, malformazioni congenite) per la popolazione che vive in quel territorio.
Il MUOS rappresenta in tutto e per tutto la criminalità degli stati, dei governi, e dei loro eserciti.