L'evento, patrocinato da Unesco e Consiglio d'Europa, nel nostro territorio è offerto dalla Rete museale e naturale belicina.
Al Cam di Triscina, di proprietà della Fondazione Kepha onlus, i visitatori saranno accolti dalle 21 alle 23 e potranno visitare i laboratori di restauro nei quali sono custoditi i reperti archeologici provenienti dagli scavi effettuati nella vicina necropoli di Timpone Nero. Per l'occasione sarà possibile osservare lo scheletro perfettamente conservato di «Moscho» il ragazzino fra i 12 e i 16 anni accanto ai cui resti, lo scorso mese di novembre, fu trovato il fondo di un frammento di vaso, una coppa a vernice nera, sul quale si leggeva la scritta. I resti risalgono alla prima metà del V secolo a.C., così come tutti quelli ritrovati sino a ora. La serata sarà allietata dal gruppo «Les quatre ensemble» composto da Debora Messina, Giuliana Pantaleo, Maria Luisa Pala e Giuseppe Gambino.
Al museo delle Trame mediterranee, a Gibellina, premiato dall'Icom nel 2011, si comincerà alle 17 con una visita guidata alla quale seguiranno la proiezione del corto sulla chiesa di Quaroni «La Madre, il Figlio e l'architetto di Petra Noordkamp». Si chiuderà alle 18,30.
Al museo «Belice/EpiCentro della memoria viva», che si trova nella sede del Cresm, in viale Empedocle, alle 18 sarà inaugurata la mostra fotografica di Ezio Ferreri "Miniere di Sicilia", curata da Giulia Scalia, dalla struttura che la ospita e dalla Galleria X3_Palermo. Sarà inoltre proiettato il documentario «Con il cuore fermo, Sicilia», di Gianfranco Mingozzi.