coincidenze nei reperti balistici messi a confronto. Ma se i due periti Emanuele Paniz e Santi Gatti confermano i dubbi della perizia depositata, e che a suo tempo avevano fatto annullare la misura cautelare per Mazzara, allo stesso tempo dicono certamente che l’omicidio di Mauro Rostagno “non è stato un delitto raffazzonato” come detto dai carabinieri indagarono e che volevano spiegare il perché non fu seguita sin dall'inizio la pista mafiosa. Il delitto hanno detto i due periti è un delitto di mafia: “L’utilizzo di fucile calibro 12 e una calibro 38 è tipicamente di stampo mafioso, il colpo alla testa è il classico colpo di grazia”. Le ipotesi dei carabinieri, incentrate sulla possibile esplosione dell’arma sono venute meno. Per i periti Gatti e Paniz la rottura del fucile si deve ad un urto contro una base solida e non ad una esplosione del fucile, cosa che escluderebbe quindi che il delitto sia stato commesso da dilettanti, ma da professionisti abituati all'uso di quel tipo di armi. Lo stesso maggiore Paniz, a tal proposito, ha confermato che le cartucce non si trovano normalmente in commercio.