Eventuali ballottaggi sono fissati per il 23 e 24 giugno, quindici giorni dopo. La Sicilia va al voto per la prima volta con la doppia preferenza di genere, secondo la legge 8, approvata dall´Ars il 10 aprile scorso: si tratta di una modalità che porta l’elettore a poter esprimere due scelte ma differenziandole tra un uomo ed una donna. L´espressione delle due preferenze è dunque sottoposta a due prescrizioni: i candidati votati al Consiglio comunale devono appartenere alla stessa lista; i candidati al Consiglio comunale votati devono appartenere ad un genere diverso, pena l´annullamento della seconda preferenza.
I cittadini dei comuni superiori ai 5000 abitanti, pertanto, potranno esprimere due preferenze per i consiglieri comunali purch´ riguardanti candidati di sesso diverso. Se per errore la doppia preferenza - comunque non obbligatoria - dovesse andare a persone dello stesso sesso, la seconda preferenza verrà annullata. La norma è stata introdotta per rispondere alla sotto rappresentazione delle donne nelle istituzioni pubbliche grazie alla legge 23 novembre 2012, n. 215, “volta a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali”, che ha cambiato la normativa per l’elezione dei consigli comunali.
Altra novità è data dalla modifica del voto disgiunto, attraverso il quale non potrà più venire sottinteso il voto di preferenza al Sindaco, che dovrà essere espresso esplicitamente attraverso la ´segnatura´ del candidato Sindaco. La scheda elettorale reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i simboli della lista a cui il candidato è collegato.