L’impegno di spesa fatto dal Comune di Marsala per il servizio di "vigilanza e salvataggio" è di 120 mila euro, stessa somma di quella impegnata lo scorso anno e molto meno rispetto alla somma impegnata due anni fa. Allora l’importo a base d’asta era di 263 mila euro, oggi invece è di 97 mila euro. L’appalto, che verrà aggiudicato con cottimo fiduciario, non graverà soltanto sulle casse comunali. Il costo infatti sarà per il 50% a carico della Regione (circa 60 mila euro) e il resto a metà tra il Comune e la Provincia, che sborseranno circa 30 mila euro ciascuno. Negli ultimi due anni l’appalto è stato affidato alla “A&D Pubblicità”. In questo primo scorcio d’estate non ci sono stati i bagnini quindi, e non se ne parlerà almeno per un’altra settimane, quando già saremo a luglio. È successo quindi tutto il contrario di quello che aveva detto lo scorso anno il sindaco di Marsala Giulia Adamo, quando i bagnini si appostarono sulle torrette pure a luglio. In quell’occasione, Adamo, si era giustificata del ritardo dicendo che la sua amministrazione aveva “ereditato un ritardo impressionante”. “Porremo rimedio a partire dalla prossima stagione estiva – aveva promesso il primo cittadino marsalese lo scorso anno. Le nostre spiagge dovranno essere balneabili con largo anticipo rispetto al passato, a beneficio dei cittadini e di quanti scelgono Marsala per il suo clima, già bello tra aprile e maggio". Di fatto, così non è stato. In più il sindaco aveva anche previsto un appalto triennale, per non cadere più in questi ritardi: "Entro l'anno avvieremo la procedura per affidare l'appalto con cadenza triennale e consentire così una seria programmazione del servizio che, per Marsala, è di fondamentale importanza per il suo rilancio turistico". I bagnini quest’anno a Marsala dovrebbero stare in spiaggia fino i primi giorni di settembre, quindi più o meno due mesi. A Mazara invece si è deciso di ridurre a solo un mese il servizio di vigilanza per i bagnanti lungo le spiagge libere. E la spesa lì è di appena 26 mila euro, la stessa in pratica di quella destinata l`anno scorso dall`Ente solo che quest`anno sembrerebbero essere venuti meno il contributo della Regione e della Provincia che ammontavano, rispettivamente, a 24 mila e 12 mila euro. Da qui, la riduzione dell`arco temporale del servizio, anche se la legge regionale 17 del 1998 prevede che l`assistenza debba essere garantita per almeno due mesi. Il servizio prevede la presenza di due postazioni di avvistamento fisse a terra, con due assistenti bagnanti per ogni postazione, che garantiranno l`assistenza dalle 9 alle 19 tutti i giorni, festivi compresi. Inoltre, è prevista anche una postazione di avvistamento mobile e la collocazione di due passerelle in legno per agevolare l`accesso in spiaggia ai diversamente abili. Le rimanenti zone di spiaggia libera sprovviste del servizio di salvataggio, invece, verranno dotate di un`adeguata segnaletica.