Lo dicono Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars e Antonella Milazzo, parlamentare regionale del PD. “Quando traballa la legittimazione democratica delle istituzioni, l’etica della responsabilità deve prevalere sulla comprensibile tentazione di tornare al privato. E’ evidente come Sebastiano Bonventre abbia scelto la via dell’etica della responsabilità, onorando fino in fondo il mandato popolare ricevuto, per rendere più forti le istituzioni e fugare - con il consueto rigore e con il lavoro quotidiano al servizio dei cittadini - le ombre che, qualche volta, con la complessità dei tempi che viviamo si addensano”.
09,00 - Il Sindaco Sebastiano Bonventre si è dimesso. Anzi, no. Ancora una volta, tanta confusione sotto i cieli di Alcamo. La notizia delle dimissioni è arrivata ieri intorno alle 18, confermata dal suo vice, Paglino. A sorpresa, poi, riunione di Giunta, e dimissioni revocate. Ieri e per tutto il fine settimana, in verità, circolavano con insistenza voci di imminenti dimissioni del primo cittadino del Pd.
Tutto nasce dallo scandalo scoppiato in città a seguito della pubblicazione di alcune frammenti dell'inchiesta sull'attentato incendiario alla segreteria dell'ex senatore del Pd, Nino Papania - sponsor politico di Bonventre - che in realtà raccontano una campagna elettorale, quella vinta da Bonventre, fatta con una inaudita compravendita di voti in cambio di posti di lavoro all'Ato, soldi (cinquanta euro), buoni benzina. Tutte le carte sono al vaglio del Procuratore Capo di Trapani, Marcello Viola, ed è a lui che probabilmente Bonventre si rivolgerà prima di ufficializzare davvero le sue dimissioni. Dimissioni che hanno avuto anche un corto circuito in internet, perchè per qualche ora è circolata una lettera di dimissioni del Sindaco, on line, pubblicata anche da alcuni siti, poi misteriosamente scomparsa. La vicenda ha avuto ovviamente un risvolto politico. Era stato il Movimento Cinque Stelle di Alcamo (la città tra l'altro è la più "grillina" d'Italia, avendo tributato un vero e proprio plebiscito per i Cinque Stelle in occasione delle Regionali e delle Politiche) a chiedere lumi sul documento apparso e scomparso, che vi mostriamo nell'immagine a corredo di questo articolo. Bonventre, dal canto suo, è in silenzio stampa. La richiesta di dimissioni era stata fatta dal movimento Abc - Alcamo Bene Comune, il cui candidato Sindaco, Solina, perse al ballottaggio la sfida con Bonventre per soli 39 voti. Abc aveva anche annunciato che avrebbe chiesto presso gli organi competenti la “revocazione” della recente sentenza del Cga che aveva respinto la richiesta di Solina di un riconteggio dei voti. “I fatti emersi dalle indagini riportate dalla stampa – scriveva Abc - sono corrispondenti alle nostre denunce, culminate con il ricorso al Tar: e cioè che ad Alcamo è stato messo in pratica fin dall'inizio un sistema capillare di controllo del voto”.
Secondo la ricostruzione del Giornale di Sicilia, poi, il Sindaco voleva dimettersi, ma:
...dopo aver annunciato le dimissioni, ha detto che rimarrà al suo posto. «Ti cacciamo via a colpi di mazza da baseball» gli avrebbero gridato dall'opposizione. Una frase che lo avrebbe convinto a rimanere. «Evidentemente - dice il vice sindaco Gino Paglino al cellulare, mentre è in corso la riunione - non vuole lasciare la guida della città a questa gente».
ABC - Alcamo Bene Comune ritiene che questo genere di intimidazioni siano gravissime:
Esse suonano infatti come una minaccia diretta alla prima carica cittadina di Alcamo e alla città tutta. Riteniamo che il sindaco debba pertanto denunciare alle forze dell'ordine le persone da cui tali minacce gli sono pervenute, dal momento che non deve essere stato difficile identificare l'autore di un'affermazione così grave.
C'è infine chi fa notare la singolare circostanza: a Messina un'indagine sulla formazione ha messo nei guai Francantonio Genovese, il big locale del Pd. Ad Alcamo stessa cosa sta avvenendo con Papania. Sia lui che Genovese sono esponenti della corrente Innovazioni del Pd. Insomma, sembra quasi la sceneggiatura di uno di quei film a sfondo politico - complottistico che piacciono tanto negli Stati Uniti.