L’amministrazione comunale di San Vito Lo Capo non ha ancora proceduto all’approvazione del conto consuntivo 2012.
Una grave inadempienza per il gruppo consiliare Insieme per San Vito- composto dai consiglieri Giusi Parrinello, Letizia Poma, Christina Fragapane, Marianna Barretta e Giuseppe Catanese - che ha presentato un’interrogazione al sindaco e al presidente del consiglio comunale per avere chiarimenti sulla vicenda richiedendo una risposta scritta al prossimo consiglio comunale. Lo stesso documento è stato trasmesso anche all’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica e, per conoscenza, alla Corte dei Conti.
L’articolo 227, comma 2, del Testo Unico degli Enti Locali fissa al 30 aprile dell’anno successivo il termine entro cui gli Enti devono approvare il rendiconto della gestione finanziaria relativo all’anno precedente. La circolare n. 8 del 30 aprile 2013 dell’assessore regionale alle autonomie locali ha poi prorogato tale termine di 20 giorni diffidando gli enti locali ad adempiere alla norma di legge entro e non oltre la proroga concessa.
L’amministrazione Rizzo, dunque, avrebbe dovuto dare il via libera allo strumento finanziario entro il mese di maggio, prima delle elezioni amministrative, ma così non è stato! E così non è stato anche dopo il risultato elettorale che ha riconfermato alla guida del Comune lo stesso sindaco! Nessuna proposta di deliberazione, corredata da tutti gli allegati e i pareri previsti per legge, è stata fino ad ora presentata in consiglio comunale tantomeno messa a disposizione, come prevede la normativa, dei Consiglieri Comunali del Gruppo di Opposizione.
Il Comune di San Vito Lo Capo dunque risulta inadempiente rispetto alla legge.
“Il conto consuntivo è uno strumento importantissimo per il proseguo dell’attività amministrativa- dichiarano i consiglieri di Insieme per San Vito- in cui vengono rappresentati i risultati finanziari della gestione dell’anno precedente e descritti i fatti finanziariamente rilevanti. Evidenzia le condizioni di liquidità e solvibilità dell’Ente e i risultati conseguiti. La sua mancata approvazione nei termini previsti testimonia insomma un comportamento difforme dalla sana gestione finanziaria e determina ricadute negative per l’operatività dell’amministrazione e per la sua immagine. Un provvedimento estremo potrebbe essere la nomina di un commissario ad acta inviato dalla Regione. Il rischio concreto è che la mancata approvazione del conto consuntivo blocchi la conseguenziale approvazione del bilancio di previsione (scadenza 30 giugno come previsto dalla circolare regionale n.2 del 21 gennaio 2013) e quindi l’attività programmatica dell’amministrazione”.