Anche Libera interviene con un comunicato stampa intorno alle vicende e alle tensioni che coinvolgono la Procura di Trapani, dove la settimana scorsa è stata data la notizia del ritrovamento di una microspia non funzionante.
Ecco il testo della dichiarazione del coordinatore provinciale Salvatore Inguì:
Il Coordinamento provinciale trapanese di “Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, plaude con soddisfazione e compiacimento alla incessante attività di contrasto alla mafia, posta in essere dalla Procura della Repubblica e dagli Operatori delle Forze di Polizia di Trapani, che ancora oggi ha portato al sequestro ed alla confisca di ingente patrimonio intestato a Giuseppe Gricoli ed a Vito Tarantolo, in realtà, entrambi, prestanome del latitante Matteo Messina Denaro.
Il Coordinamento, al contempo, esprime inquietudine e preoccupazione per taluni episodi di difficile lettura e comprensione – quali, ad ultimo, il rinvenimento di una microspia inattiva, nei pressi degli uffici della Procura –che però determinano allarme e sembrano prestarsi a significati di tipo intimidatorio.
Questo Coordinamento intende far giungere ai Magistrati, Poliziotti, Carabinieri e Finanzieri della provincia di Trapani, il senso di vicinanza e l’incoraggiamento a proseguire senza sosta con l’attività in corso, augurando il successo di tale impegno, con l’epilogo della cattura del latitante Matteo Messina Denaro e dello sradicamento della mafia, del malaffare e della malapolitica..
Al contempo chiede ai cittadini tutti di continuare a compiere scelte chiare e nette, avverse a qualsiasi compromesso a favore della illegalità e della mafia; ed alla politica di agire coerentemente con i princìpi costituzionali a beneficio della collettività tutta, con spirito di servizio, senza lasciarsi incantare dalle lusinghe del potere della mafia.