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28/09/2013 06:00:00

Crolla il consumo di cultura in Sicilia

Crolla in Sicilia la fruizione culturale, attestandosi  al 5,8% dei consumi delle famiglie contro una media nazionale del 7,3%. 


Lo rivela il "Rapporto annuale 2013" presentato a Palermo da Federculture. Quasi tutti gli indici sono in negativo, dalle visite ai monumenti (-5% nel 2012 rispetto al 2011), ai concerti (-12,8%), agli eventi sportivi (-16,5%). Se nel 2011 i siciliani avevano pagato 32 milioni di euro per assistere ad eventi sportivi, nel 2012 si è scesi a 21; per il teatro si passa da 20 a 18 milioni; per il cinema da 38 a 30. In controtendenza le presenze a teatro, +4,8% sul 2011, al cinema (+2%), e la spesa per balli e concertini (+70%, 96 milioni contro 56).
In grossa difficoltà i 111 siti culturali siciliani, che sebbene ospitino oltre un quarto del patrimonio nazionale, attraggono solo il 9,2% dei visitatori (3,7 milioni) e incassano appena 13,5 milioni di euro. L'Isola è la quarta regione in entrambe le classifiche, ma - ad esempio - la sola Pompei incassa più di tutti i siti siciliani (17 milioni l'anno) e registra circa 2,5 milioni di accessi. Al contrario nella nostra Regione si raggiungono in alcuni casi punte imbarazzanti: nel 2012 il museo di Santa Venera al Pozzo (Catania) ha incassato 173 euro, con una media di 2 visitatori al giorno. Quello di Lentini ha attratto in un anno 131 persone, che hanno pagato in tutto 386 eur». In Sicilia la cultura impiega 60mila persone e crea valore aggiunto per 2,4 miliardi, bruscolini se paragonati alla Lombardia, che impiega 290mila lavoratori e produce ricavi per quasi 19 miliardi.
Sebbene i turisti siano aumentati nel 2012 (grazie al +7,4% degli stranieri), solo uno su quattro si reca in città d'arte o in siti monumentali, con un calo per musei e aree archeologiche sia di visitatori (-3,2% l'anno scorso) che di incassi (-6,3%). Una discrepanza che si spiega osservando il contemporaneo crollo degli ingressi a pagamento (-9,2% rispetto a 12 mesi prima) e l'aumento di quelli gratuiti (+4%).
Tra le province, le migliori performances le ottengono Enna (+30,4% di incassi, +15% di visite) e Catania (+4,3% di introiti). Tanti i segni negativi, dal -21,6% di paganti a Caltanissetta, al crollo di Palermo (-14,1% di incassi, -16,4% di ingressi), passando per i cali di Siracusa (-11,5% di paganti), Trapani (-8,2% di incassi) e Messina (-11% di ricavi).