Qualche anno fa, nel 2008, da consigliere comunale del Pd a Castelvetrano, si alzò in aula per augurare, pubblicamente, la cattura di Matteo Messina Denaro, il suo concittadino, capo di Cosa nostra: “Spero che venga presto assicurato alla giustizia”, disse. La reazione degli uomini del boss fu violenta. Una sera di Novembre, incendiarono la sua abitazione estiva nella frazione balneare di Triscina, e quell’episodio venne alla luce nell’operazione antimafia Golem 2. Adesso, per Pasquale Calamia, 38 anni, vice capo di gabinetto dell’assessore regionale Mariella Lo Bello un nuovo atto intimidatorio: le quattro ruote della sua auto, parcheggiata sotto casa, sono state tagliate. La notizia è stata data dal Presidente della Regione Rosario Crocetta, che ha in Calamia un punto di riferimento politico a Castelvetrano: “La mia solidarietà piena nei confronti del valoroso dirigente e dell’assessore Lo Bello per l’azione di moralizzazione che stanno portando avanti all’interno della Regione”. Venerdì sera Lo Bello era proprio a Castelvetrano per un incontro su un tema molto caldo: l’abusivismo edilizio, soprattutto nella costa, con migliaia di case che, in base alla legge, andrebbero abbattute, perchè insanabili. “La settimana prossima – continua Crocetta- mi recherò in visita a Castelvetrano assieme all’assessore Lo Bello, per dire con chiarezza: nessuno pensi che si possa intimidire il governo regionale e tantomeno i propri collaboratori”.
“Sospetti? Nessuno, davvero” dichiara Calamia, che aggiunge: “Io vivo poco la realtà di Castelvetrano, per ora. Faccio il pendolare, ogni giorno vado a Palermo. Davvero, non so cosa pensare”.