Il giudice monocratico del Tribunale di Imperia, Laura Russo, di Imperia, ha condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione (5mila euro di provvisionale e 750 euro di multa) l’imprenditore di Castelvetrano Giovanni Ingrasciotta, ex titolare della “Coffe Time” di valle Armea, a Sanremo, accusato di tentata estorsione ai danni di Massimo Paravisi, amministratore delegato della Dds di Imperia, attuata alla presenza di Antonio Tartaro, direttore finanziario della “Ivs Italia”.
La contestazione mossa a Ingrasciotta è di aver mostrato ai due imprenditori la foto di Matteo Messina Denaro, dicendo che il boss era suo cognato. Il procuratore Roberto Cavallone aveva chiesto per Ingrasciotta una condanna a 4 anni e 2 mesi.
Ingrasciotta era difeso dall'avvocato Fabio D'Anna, di Marsala. I fatti si riferiscono in particolare, ad un incontro avvenuto il 17 febbraio del 2010, negli uffici della "Coffee Time". Una riunione incentrata sulla gara d’appalto per la fornitura di distributori automatici di bevande e cibi, da installare nelle strutture dell'Asl.
L’appalto in questione, per il quale la Coffe Time presentò (e vinse) un ricorso al Tar, avrebbe fatto gola anche alla Dds tanto da spingere Tartaro a offrire una cospicua somma di denaro (circa 700mila euro) a Ingrasciotta affinché quest’ultimo rinunciasse alla gara d’appalto. Il giudice Russo ha preso 90 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza. A carico di Ingrasciotta anche l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.