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09/10/2013 08:40:00

La città di plastica

Lunedì ho visto Report e, non so perché, mi sono convinto che Marsala è una città di plastica.

Come la plastica possiede alcune caratteristiche vantaggiose e altre svantaggiose. Tra le prime spiccano "la grande facilità di lavorazione, l'economicità, la colorabilità, l'isolamento acustico, termico, elettrico, meccanico (vibrazioni), la resistenza alla corrosione e l'inerzia chimica, nonché l'idrorepellenza e l'inattaccabilità da parte di muffe, funghi e batteri", mentre - tra le seconde - sono degne di nota "l'attaccabilità da parte dei solventi (soprattutto le termoplastiche) e degli acidi (in particolare le termoindurenti) e la scarsa resistenza alla temperature elevate."

(fonte: Wikipedia)

State pensando che io sia impazzito, vero?

Allora, mi spiego meglio.

Non è forse questa città facilmente "lavorabile" (leggi: accomodante); economica (quanti di noi non ne hanno decantato, almeno una volta, i prezzi - tutto sommato ancora accessibili - dei ristoranti, degli alberghi, del pane, delle case, dei vestiti, degli affitti, dei cannoli, etc); isolata (chi lo può negare: stiamo così bene tra di noi che - diciamocelo - gli altri li guardiamo con un po' di sospetto e fastidio); resistente alla corrosione (basta guardare il perfetto stato di conservazione della nostra costa: nonostante le maldicenze di certi comunisti la descrivano come devasta dall'abusivismo edilizio, è sicuramente la più bella dell'universo mondo); inerte (qui proprio siamo forse imbattibili !); idrorepellente (noi il mare lo fuggiamo, lo ignoriamo, non abbiamo nessuna caratteristica di una città di mare); inattaccabile da parte di muffe, funghi e batteri (vi ricordate i manifesti elettorali di alcuni nostri cari amministratori)?

Ma, attenzione, ci sono purtroppo anche quelle "caratteristiche svantaggiose". Infatti, non risponde al vero che - ahimè - siamo facilmente attaccabili dai solventi e dagli acidi? Le nostre coscienze di cittadini, le nostre opinioni, i nostri buoni propositi, le nostre petizioni di principio contro la corruzione, la mafia, l'illegalità diffusa, etc. etc., non sono forse solubili come fiocchi di neve dentro un bicchiere di vino (Marsala, naturalmente)?

La nostra indolenza non ci inacidisce giorno dopo giorno, lentamente, inesorabilmente?

E, per finire, non è forse inconfutabile che possediamo una "scarsa resistenza alle temperature elevate"? (Tutta colpa dello Scirocco, signori miei!)

Quindi, non vi è alcun dubbio: Marsala è una città di plastica e noi marsalesi siamo materie plastiche. E come le materie plastiche siamo "materiali organici o semi-organici a elevato peso molecolare, cioè con molecole molto grandi (macromolecole) che determinano in modo essenziale il quadro specifico della caratteristica dei materiali stessi".

Materie "costituite da polimeri miscelati con additivi o cariche varie". (Sempre Wikipedia)

Di plastica.

Siamo fatti di plastica.

E lo resteremo?

No. Credo di no.

O, almeno, lo spero.


Massimo Pastore