Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/10/2013 06:55:00

Porto di Marsala. Ombra (Myr): "Non mi sento sconfitto. Nessuno azzoppi il mio progetto"

Massimo Ombra, stando alle parole di Giulia Adamo lei è stato sconfitto. Perchè il progetto della sua Myr sul porto di Marsala si è adeguato alle prescrizioni volute dal sindaco di Marsala.

 

Io faccio l’imprenditore. Non mi interessa segnare i punti a qualcuno, ma realizzare le cose.

 

Allora com’è andata?

 

Noi abbiamo subito uno stop di oltre un anno assurdo, ingiustificato, folle da parte dell’amministrazione Adamo all’interno della conferenza di servizi. Abbiamo cercato di far rivalere i nostri diritti nelle sedi opportune.

 

Cioè con un ricorso al Tar chiedendo un risarcimento danni da oltre 8 milioni di euro al Comune di Marsala per i ritardi.

 

E finalmente dopo la presentazione del ricorso le cose si sono sbloccate. Il 20 di giugno scorso la conferenza di servizi si è riunita, ha raccolto tutti i pareri degli enti che fino a quel momento non erano stati trasmessi alla Myr. In trenta giorni poi abbiamo adeguato il progetto. 30 giorni.

 

Facciamo un passo indietro. A un anno fa.

 

Il 26 marzo 2012 io presento un progetto alla conferenza di servizi, eravamo a fine sindacatura Carini. Gli enti si guardano, poi il 7 giugno 2012 ci fu una direttiva dell’amministrazione Adamo che ha di fatto bloccato la conferenza. Una direttiva che diceva “nessun servizio a terra”.

 

Quella direttiva venne anche inviata alla stampa.

 

Dopo di ciò noi abbiamo detto che era folle pensare a “nessun servizio a terra”. Ci hanno pensato e ripensato, e adesso a fine giugno ci hanno detto “no, non è nessun servizio a terra, ma soltanto quelli del diporto”. Ma io mi chiedo cosa hanno fatto gli enti della conferenza in tutto questo tempo.

 

E che risposta s’è dato?

 

Io so solo che ho adeguato il progetto rispetto alle prescrizioni che mi hanno fatto il primo luglio scorso, in soli 30 giorni. Per guardare le carte loro si sono presi più di un anno, io per modificare il progetto appena un mese. Dopodichè con la spada di Damocle del ricorso al Tar, la conferenza di servizi ha detto che il progetto va bene.

 

Quindi tutto si è velocizzato per via della richiesta di risarcimento danni che avete presentato al Tar.

 

Da imprenditore sono abituato a pensare in maniere lineare. La politica spesso non lo fa. Non so cosa abbia spinto gli enti a cambiare idea. Constato che questo è avvenuto e sono felice che la conferenza sia ripresa.

 

Nel comunicato stampa che avete mandato dite che sulle prescrizioni non è come dice il sindaco.

 

La cosa paradossale è che tutti gli enti hanno consegnato i pareri definitivi sull’intero porto. Il Comune di Marsala, che da 5 anni dice di voler difendere gli operatori portuali, ad oggi non ha trovato una posizione di sintesi sugli operatori. Di fatto in conferenza di servizi è stato sospeso il giudizio sulla parte esterna perchè l’Amministrazione comunale non ha trovato l’accordo con gli operatori. Stiamo parlando di 5 anni. Noi ci siamo anche esposti su quelli che sono i costi per gli altri operatori, che sono circa 3,7 milioni. La Myr spende questi soldi a vantaggio di tutte le categorie che operano nelle aree esterne alla sua concessione.

 

Ma in conferenza stampa il sindaco e l’assessore Musillami hanno accolto felicemente questa distensione che c’è stata in conferenza di servizi e sono a lavoro per portare a breve anche il parere degli operatori.

 

L’amministrazione dice che ha bisogno di ulteriori 10 giorni per trovare una sintesi, noi attendiamo.

 

Non è molto fiducioso.

 

Non vogliamo toccata ulteriormente la nostra concessione. E soprattutto non vogliamo andare ancora oltre a quelli che sono i nostri vincoli di spesa.


Come vede la posizione del consiglio comunale? A Sala delle Lapidi è stato approvato il progetto pubblico voluto dal sindaco in quella famosa seduta aperta

 

Il consiglio comuale non doveva entrare in progettazione perchè è un fatto tecnico. Il consiglio comunale doveva adoperarsi dal punto di vista sociale di sistemazione delle restanti categorie portuali. Non sono io a dettare i tempi ma la legge. Ma non posso che prendere atto di una dimenticanza colossale. E’ una dimenticanza fatta ad arte per ora chiedere alla Myr di sobbarcarsi altri costi e costringerla così a rinunciare a fare il porto?

 

A pensar male ogni tanto ci si azzecca? C’è il rischio di passare dalla fase “non vi voglio far fare il porto”, alla fase “ve lo faccio fare ma a condizioni così inapplicabili che poi alla fine vi conviene non farlo”?

 

Tutto ciò poi si traduce in beghe di carattere politico, giudiaziario e di risarcimento danni. Io ho speso fior di quattrini e il conto continua a correre. Con quale coraggio un porto che ha ricevuto tutte le approvazioni, sia dalla parte privata che dalla parte pubblica, può essere rimesso in discussione per una dimenticanza dell’ente Comune di Marsala.

 

Ma è vero che l’hanno costretta a scavare di altri due metri il fondale del porto?

 

Non è vero. Mi sarebbe costato troppo. Allora in cosa consisterebbe questo grande progetto del porto pubblico sbandierato dalla Adamo, se devo scavare nelle aree esterne che a me non competono? Scavare da 5 a 7 metri vorrebbe dire gravare il mio progetto di altri 10 milioni di euro, vorrebbe dire “cosi ti azzoppo e non fai più il progetto”.