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16/10/2013 11:56:00

Auto e città del futuro sempre più smart. E ci sarà pure il “medico” di bordo

Da alcuni anni l’auto ha acquisito una sua “intelligenza” autonoma. Automobili che si riallineano alla carreggiata una volta perso il controllo, che rallentano se percepiscono un pericolo come un pedone o un ciclista che attraversa la strada, rispettose dell’ambiente (se solo si volesse, potrebbero girare nel mondo solo auto a inquinamento zero) ecc. Insomma, le auto che conosciamo oggi, già abbastanza intelligenti, lo saranno sempre di più in futuro, e avranno delle specificità che consentiranno di rapportarci ad esse non più solo come semplici mezzi di trasporto e che devono necessariamente essere guidate, ma che al contrario potrebbero condurci a destinazione, restando, noi, semplici spettatori/utenti. A quel punto la rivoluzione mobile e sociale sarà compiuta, senza tralasciare il fatto che in futuro con i sistemi integrati di comunicazione tra veicoli, una centrale e i segnali ripetitori posti lungo le strade si potrebbe definitivamente porre fine agli incidenti stradali. Tra le diverse proposte da parte delle case costruttrici, che hanno dei reparti dedicati al futuro e alle tecnologie futuribili, l’ultima arriva dalla Ford che sta lavorando ad un prototipo che sarà in grado di evitare ostacoli, parcheggiare da solo e ospitare un medico di bordo. Sì, avete capito bene, in futuro sulle auto ci sarà un sistema in grado di monitorare la salute del guidatore e anche dei passeggeri. Il sistema di bordo sviluppato da Ford sarà in grado di controllare i battiti cardiaci del guidatore e di inviare un avviso in caso di anomalie che richiedano un controllo medico. Attraverso sei sensori integrati nello schienale il computer riconosce l’andamento cardiaco del conducente e registra eventuali anomalie. Sarà in grado di informare il guidatore in caso di problemi cardiovascolari, per esempio un infarto imminente e potrà essere utilizzato per verificare anche i sintomi di altri disturbi e malattie, monitorando pressione ed equilibrio elettrolitico.
Oltre a questo ci sarà un sistema che permetterà di monitorare i livelli di glucosio collegandosi tramite bluetooth ai dispositivi di controllo e segnalare la possibilità di crisi ipoglicemiche in arrivo. In Europa, secondo i dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità, 60 milioni di persone soffrono di diabete, e questo è anche causa di incidenti automobilistici. Per tutte quelle persone, le nuove tecnologie potrebbero essere delle valide alleate. Tecnologie che potranno integrarsi perfettamente con i sistemi di connettività avanzata, e trasmettere i dati al proprio dottore o alle strutture ospedaliere, per informare in tempo reale di eventuali complicazioni, anche in caso d’incidente.
Sempre in casa Ford si sta studiando un sistema di assistenza alla guida che grazie a un complesso meccanismo dotato di 3 radar, sensori ad ultrasuoni e telecamera con raggio visuale fino a 200 metri, permette alla vettura di intervenire in caso di pericolo o di ostacolo improvviso ed evitare l’impatto. Entrerà in funzione solo in caso di necessità. Il sistema, quando percepisce un pericolo, avvisa il guidatore con segnali acustici e nel caso in cui l’uomo non reagisca in tempo, il computer può rallentare, frenare o, dopo aver verificato che la strada sia libera, sterzare ed eseguire una manovra d’emergenza per evitare l’ostacolo. E per una migliore qualità della vita nelle nostre città, che sempre di più si avviano o devono necessariamente ispirarsi ad un modello di smart city, c’è il progetto dell’Aci che vedrà protagonista “Galileo”, il nuovo sistema satellitare europeo. Galileo permetterà la semplificazione dei servizi di pagamento a vantaggio degli automobilisti che potranno farlo in tempo reale per pedaggi e tasse in base alle condizioni del traffico e all’utilizzo effettivo del veicolo. Oggi la congestione stradale in Italia ha un costo abnorme, a cui vanno aggiunti 30 miliardi di spesa sociale per incidenti stradali. Con le statistiche che prevedono un aumento dell’urbanizzazione con punte del 50% fino al 2050, sarà soprattutto la tecnologia a dare risposte per migliorare la qualità della vita, soprattutto quella satellitare che entro il 2020 equipaggerà la quasi totalità dei veicoli. Con una tecnologia avanzata, Galileo sarà il sistema operativo per la mobilità di domani,  riuscirà a ridurre drasticamente il traffico, l’inquinamento e soprattutto gli incidenti stradali?

Carlo Rallo