Bagarre in consiglio comunale a Marsala. Ieri mattina la seduta doveva essere concentrata tutta sulle interrogazioni dei consiglieri all’amministrazione comunale. Sono mesi che l’amministrazione Adamo non risponde alle interrogazioni. Più volte il presidente Enzo Sturiano, accogliendo le lamentele dei consiglieri, ha criticato l’amministrazione che di fatto snobba i consiglieri. E così è avvenuto anche ieri.
La giunta del sindaco Adamo non si è presentata per tempo. Arrabbiati i consiglieri, per primo il presidente Sturiano che ha sospeso la seduta. Ripresa soltanto un’ora dopo con l’arrivo del sindaco. Nel frattempo il consigliere del Pd Enzo Russo si è autosospeso dal suo gurppo in polemica con le parole del sindaco che in un’intervista avrebbe detto che i consiglieri comunali del Pd vanno contro l’amministrazione, contro i suoi assessori e non sono grati al sindaco che ha fatto crescere in città il partito. Enzo Sturiano è andato su tutte le furie non vedendo l’amministrazione presentarsi e ha anche minacciato di andare dal Prefetto a riferire l’accaduto: “facciamo venire un commissario straordinario e la finiamo qui – ha detto Sturiano –visto che per l’amministrazione il consiglio comunale non ha ragione di esistere”.
Si riprende dopo un’ora, con l’arrivo del sindaco Adamo e degli assessori Antonio Vinci e Antonella Genna.
Clima molto teso. Sturiano prende la parola dicendo di sentirsi umiliato da atteggiamenti di snobbismo dell’amministrazione. “Siamo stati costretti a sospendere perché l’amministrazione era assente. Alle 11 apprendo che il sindaco era alla camera di commercio per registrare la firma digitale. Si vede che era più importante. L’assessore Montalto è venuta dopo che la seduta è stata sospesa, e non permetto a nessuno di dire falsità”.
Il sindaco interrompe Sturiano: “anch’io ho aspettato mezz’ora, cominciate quando volete”.
Il presidente allora non ha voluto sentire ragioni. “Nessuno può dire al consiglio come cominciare e cosa deve fare. Non vi rendete conto – rivolgendosi al sindaco e alla giunta - della gravità di questo comportamento nei confronti del consiglio comunale come organo di controllo e d’indirizzo politico. Nemmeno gli assessori proponenti degli atti deliberativi sono presenti. Non è più tollerabile. Prenderò tutti i provvedimenti che sono in mio potere. Metterò tutto per iscritto e sottoporrò tutto agli organi di controllo competenti, più alti in grado rispetto al consiglio. Stiamo parlando della città di Marsala, non dell’ultima città del mondo. Sono molto amareggiato”. Poco prima della ripresa dei lavori si vociferava circa una possibile uscita in massa dei consiglieri, sia di maggioranza sia d’opposizione, dopo l’intervento del sindaco. Giulia Adamo ha preso il microfono cominciando col dire che era stato concordato con i capigruppo la seduta di oggi. “Sono arrivata in ritardo e me ne scuso. Vogliamo lavorare assieme? Se il consiglio vuole lavorare con l’amministrazione bene altrimenti niente”.
Poi il sindaco ha messo play al disco della città diventata come la Svizzera. “Fuori di qui c’è una città viva e vivace”. Adamo parla dell’incontro con la direttrice di Bell’Italia, rimarca i successi nel turismo mentre il consiglio mugugna. “Vogliamo tapparci gli occhi e dire che siamo disperati? Siamo disperati, io no, sono molto orgogliosa. Noi ascoltiamo le proposte di tutti, la città vive un momento felice. Ne sono orgogliosi i marsalesi. Affrontiamo i temi che avete da dire e non fare chiacchiere”.
Il consigliere Michele Gandolfo è il primo a prendere parola. E chiede al sindaco se è vero che i mezzi dell’Aimeri fanno benzina alle stazioni Erg e se la benzina viene pagata dall’Ato anziché dall’Aimeri.
Il sindaco prende la prima parte dell’interrogazione come una provocazione. “ Se ritiene che condiziono il mercato faccia denuncia alla Procura. Per la seconda parte invece dobbiamo dire grazie all’Ato se non ci sono problemi. L’Ato ha deciso di pagare direttamente gli operai e fornitori, perché Aimeri ha difficoltà di liquidità a livello nazionale”.
Gandolfo torna anche sulla vicenda Alestra. “Lei – rivolgendosi al sindaco – mi ha accusato di torpore politico. Io ho fatto battaglie per quanto riguarda l’Ato da sempre. Su Alestra, io sono garantista, ha avuto un avviso di garanzia nel 2012, come mai non avete chiesto alcuna informativa al Prefetto sulla situazione di Alestra (che è dirigente)?” Gandolfo cita un verbale dell’Ato dell’ottobre 2012 in cui gli altri soci chiedono delucidazioni sulla posizione di Alestra, oggi responsabile unico del procedimento per quanto riguarda la raccolta rifiuti con Aimeri.
Adamo: “Ha una strana lettura dei fatti. Alestra non è stato nominato da me. Rimprovera a me quello che ha fatto la precedente amministrazione, quando siamo arrivati noi Alestra è stato tolto dal vertice. Gandolfo riprende in mano il verbale della seduta dell’Ato in cui alla fine non si decide, col voto contrario del Comune di Marsala, di chiedere spiegazioni al Prefetto.
E Giulia Adamo cita il Philadelphia: “ve lo spiegherò come se aveste sette anni”. E questo la dice lunga. “Abbiamo ridotto tutti i suoi compiti, è rimasto solo quello di Rup. Da questo incarico non poteva essere tolto”.
Parola poi ai consiglieri di minoranza. Comincia Pino Milazzo. “Dopo due anni si riprende a fare le interrogazioni. Ma ci siamo sentiti non rispettati. Siamo al buio di quello che sta succedendo. Stamattina apprendiamo che pezzi della sua maggioranza non ci stanno. Va bene che il turismo aumenta, ma ci troviamo in una situazione di cui ho ben poco da interrogare. C’è una maggioranza oppure no? Noi abbiamo un ruolo di controllo che ci è stato negato, non sappiamo niente di niente. Noi non siamo disponibili a fare interrogazioni, vogliamo capire cosa succede all’interno della maggioranza”.
Carnese invece aspettava questo consiglio da tempo. “Ma dobbiamo prima fare un dibattito politico. Siamo sempre più senza limiti. Non solo c’è il ritardo ma siamo costretti a registrare l’assenza della giunta o della presenza che è stabilita dalla legge. Il sindaco cominci a rispettare questo consiglio, altrimenti non si va avanti”. Di Girolamo invece cita la legge regionale in cui si dice che il sindaco è tenuto a rispondere alle interrogazioni dei consiglieri entro 30 giorni dalla presentazione alla segreteria”.
Alfonzo Marrone rimarca il ruolo dell’opposizione che garantisce il numero legale. “Sindaco lei non ha maggioranza”.
Ma all’Adamo non interessa. “A me interessa la maggioranza dei cittadini, non quella del consiglio”.
Walter Alagna ribadisce che la maggioranza non c’è più. “Questo consiglio ha rimandato al mittente atti amministrativi importanti che potevano essere dannosi per la città. Forse oggi, il non operare le interrogazioni potrà portare un governo serio e certo del nostro territorio”. Poi tutti i consiglieri di minoranza abbandonano l’aula.
Il sindaco Adamo mette benzina sul fuoco. “Siamo al solito, invece di andare sui fatti si sono persi in chiacchiere. Potrebbero essere meno patetici”. E sull’assenza della maggioranza dice che “raramente interroga. La comunicazione col cittadino è costante, e questa è la cosa importante. Sono disinteressata alla crisi politica, siamo interessati alla rinascita della città. Dibattiti politici al comune di Marsala? Facciamoli fare a Roma”.
Sturiano non ci sta: “A lei può sembrare patetica la seduta, anche gli interventi sgrammaticati. Ma vengono da consiglieri che sono eletti dal popolo”. I due battibeccano forte.
Adamo richiama Sturiano al rispetto del regolamento. Sturiano non vuole che il sindaco detti legge anche nella sua aula. “Non accetto il comportamento degli assessori. Lei ritiene che non deve dare spiegazioni alla città sul fatto che ha cambiato il partito col quale è stato eletto?” Sturiano è molto nervoso, il sindaco dice “abbassa il tono”. Faccette, smorfie e mugugni in aula, tra i manchi della maggioranza. L’opposizione è uscita.
Michele Accardi prende parola e ricorda la segnalazione fatta sul verde pubblico qualche giorno fa. “Lei sindaco ha detto tante di quelle fesserie in conferenza stampa. E deve chiedere scusa a me e a 4 mila persone che abitano in via istria per aver detto che è una fogna”.
Adamo non risponde, prende il suo intervento come un interrogazione sul verde pubblico. Raccontando dell’erba alta ad Amabilina, che ha avuto tanti complimenti dalla direttrice di Bell’Italia per la pulizia. Accardi ricorda che gli interventi che chiedeva erano quelli di verde pubblico all’interno di aree comunali. Come la scuola di via Istria. Ma il sindaco non ascolta il consigliere della sua maggioranza che interrompe il discorso.
Arturo Galfano ricorda che ci sono anche interrogazioni del gruppo di maggioranza Coraggio e Passione. “Lei come si sentirebbe se facesse un’interrogazione e non le dessero risposta?” Adamo: la mette sui sull’amicizia. “Il gruppo Coraggio e Passione è stato eletto grazie a tanti miei amici che hanno portato voti. Quindi si suppone che abbia con me un rapporto amicale”. Umile e Galfano si sono contrapposti al sindaco in relazione alla mancanza di coinvolgimento della maggioranza nelle decisioni amministrative intraprese.
La seduta finisce. Dovevano essere soltanto interrogazioni. Semplici e innocue. E non è ancora arrivato il bilancio.