Sul fronte delle tasse il Comune di Marsala sta avendo qualche problema per la riscossione. Lo ha anche detto in conferenza stampa il sindaco Adamo. Per quanto riguarda soprattutto la tassa sui rifiuti c’è un’alta percentuale di evasione. “Abbiamo i conti in ordine, le tasse più basse dei comuni che partecipano all’Ato, ma ci sono tanti cittadini che non pagano le tasse sui rifiuti”. Il dato esatto non è ancora noto, ma secondo il sindaco Adamo e dal lavoro della Commissione consiliare d’inchiesta sull’Ato sarebbe molto alta la percentuale di persone che non pagano la tassa.
Appunto per questo il Comune di Marsala vorrebbe adoperarsi per rendere più efficace la lotta all’evasione fiscale. Si sta pensando infatti di dotarsi di sistemi e mezzi informatici per il contrasto all’evasione. L’amministrazione Adamo ha chiesto infatti un finanziamento al Ministero dell’Interno per acquistare il sistema informatico usato dalla città di Vicenza. Qui dopo aver aderito al progetto “Git Elisa” è stato sviluppato un softwar per incrociare le banche dati e inviare le informazioni e le segnalazioni alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate. L’iniziativa non è nuova. Già nel 2008 era stato firmato un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale con lo scopo di recuperare imposte e tasse comunali “nel rispetto dei tanti cittadini che le pagano regolarmente”.
Intanto Equitalia bacchetta il comune di Marsala e lo porta in Tribunale. L’agenzia di riscossione ha citato in giudizio il Comune di Marsala perchè non avrebbe notificato come si deve le multe da riscuotere. La citazione è stata notificata lo scorso 6 settembre e il Comune rappresentato dal sindaco Giulia Adamo dovrà comparire in giudizio davanti al tribunale civile di Roma sezione esecuzioni mobiliari il prossimo 22 ottobre.
Il Comando della Polizia Municipale però ha certificato la “regolarità delle notifiche dei verbali oggetto di iscrizione a ruolo esattoriale”. A difendere il Comune di Marsala sarà ancora una volta l’avvocato Di Girolamo. Sembra però che la controversia non sia molto preoccupante. Nella delibera con cui si autorizza il sindaco a costituirsi in giudizio si parla di “valore modico della controversia”.