Si è tenuta ieri mattina la riunione presso la terza Commissione Attività Produttive dell’ARS a Palermo per parlare delle contraddizioni del piano cave e del piano forestale che limitano l’operatività delle aziende estrattrici. A rischio ci sono anche le autorizzazioni già rilasciate che verrebbero revocato impendendo di esercitare l’attività. Vito Pellegrino, presidente di Confindustria Marmi sintetizzando quanto discusso questa mattina ha fatto sapere che si costituirà a breve un tavolo tecnico con gli assessorati all’Energia, al Territorio e Ambiente, e alle Attività Produttive e Risorse Agricole. Ne faranno parte, anche, due deputati. Per la 3° commissione il presidente Marziano ha già deliberato la nomina dell’Onorevole Paolo Ruggirello, in quanto rappresentante del territorio trapanese dove insistono numerose queste attività, nonché in quanto figura competente della problematica. “L’emergenza - dice Pellegrino - è quella di consentire alle aziende esistenti di continuare a lavorare presso i bacini perché al momento la loro esistenza viene compromessa dai vincoli ambientali previsti nel piano forestale. Bisogna, successivamente, predisporre un piano specifico alle esigenze del settore che sia più tollerabile per tutti gli operatori”.