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19/10/2013 07:05:00

Condannato Filippo Monti. Partecipò a corsa clandestina in cui morirono due ragazzi

Una spericolata quanto tragica corsa clandestina nel pieno centro di Marsala. Con il bilancio di due ragazzi che perdono la vita. Per questi fatti, per quella corsa la Corte d’Assise di Trapani presieduta da Angelo Pellino ha condannato a due anni e sei mesi di carcere Filippo Monti, di 28 anni. Il reato è quello di partecipazione a competizione sportiva con veicoli a motore non autorizzata.
Era la notte tra il 3 e il 4 ottobre 2009, Monti con la sua Lancia Y cominciò una corsa con un’altra auto guidata da un amico nel pieno centro di Marsala. Quell’altra auto, una Fiat Stilo, era guidata da Salvatore De Castro, 19 anni. De Castro tentò più volte di sorpassare l’auto di Monti, ma non ci riuscì. Una brusca frenata, e poi lo schianto, contro un muro in piazza del Popolo. De Castro non era solo in auto, con lui c’era Giovanni Milito, anche lui di 19 anni. Per i due non ci fu niente da fare. Sono morti quasi sul colpo.
Durante il processo l’accusa si è avvalsa del parere di un consulente tecnico che ha esaminato tutta la dinamica dell’incidente per venire a capo di come sono andati i fatti. Luigi Simonetto, il perito, ha constatato che la Stilo e la Y viaggiavano a una velocità altissima, sui 130 all’ora. Le perizie del consulente avrebbero confermato che la Stilo stava tentando il sorpasso sulla Y e poi la velocità elevata, e la scarsa visibilità per la luminosità della strada ridotta hanno fatto il resto. I due ragazzi sono morti nel tragitto per l’ospedale Paolo Borsellino dove poco dopo si presentò Monti con il fratello minorenne che era a bordo con lui in auto. Le indagini della polizia avrebbero accertato che i due avevano ingaggiato la corsa clandestina. Nel processo Filippo Monti era accusato anche di omissione di soccorso, ma la corte per questo reato l’ha ritenuto non responsabile.